CORRIERE DELLO SPORT – R. BOCCARDELLI – Quante volte avete letto questa frase: «Il mio sogno? E’ quello di tornare alla Roma». Ecco, c’è un romano e romanista che questo antico e orecchiabilissimo ritornello non ha assoluta intenzione di cantarlo. «La Roma? In questo momento non è una priorità». E qui potresti aspettarti il tuono che va a coprire e ad ammonire il presunto reprobo. E invece no, perchè può anche essere normale che… una volta tanto uno dei ragazzi usciti dal vivaio giallorosso abbia una visione diversa, meno stereotipata del ragazzino romano e romanista (in questo caso di Spinaceto) che non vede l’ora di tornare a casa, da papà Totti & C. Andrea Bertolacci lo ha dimostrato anche sul campo di non avere troppi riguardi per la squadra che lo ha cresciuto: un gol, sempre prestazioni importanti, sempre una spina nel fianco. (…)
PRIORITA’ – «Sì, la Roma in questo momento non è una priorità. Sto benissimo a Genova, in una squadra dove posso giocare e crescere. So bene di essere in comproprietà tra Roma e il club rossoblù, ma io in questo momento penso solo a giocare e a far bene. Per migliorare, perchè devo e voglio ritagliarmi uno spazio importante. Questi sono gli anni più importanti, quelli che determinano se un giocatore è di una certa categoria o no. E io do la precedenza a una squadra, ad un tecnico che mi diano la possibilità di giocare e dunque di crescere». Cos’è, un no ad un eventuale ritorno a Roma? Lo sa che a Trigoria e dintorni Bertolacci è sempre molto stimato? «Il discorso è un altro. Tornare alla Roma e mettermi in coda a strappare minuti di partite non mi sembra il caso. Se un giorno sarà, sarà perchè c’è un progetto che prevede Bertolacci in quella realtà tecnica, altrimenti non ha senso». (…)