Andrea Bertolacci, cresciuto nelle giovanili della Roma e ancora di proprietà dei giallorossi ha parlato della partita di domenica e dei suoi compagni giallorossi: “Conto di esserci all’Olimpico non sarà una gastroenterite a fermarmi”.
Su Totti: “Gli chiederò se me presta l’elisir di lunga vita, una stagione pazzesca la sua, è in forma smagliante. Nonostante le soddisfazioni avute in carriera, dimostra ogni volta quanto le motivazioni contino e che razza di professionista sia. E’ un simbolo, un esempio da prendere come modello”.
Su Florenzi, amico e compagno di squadra ai tempi della Primavera: “E’ come un fratello, mi basta guardarlo per capire che pensi… E’ in ascesa, un centrocampista tecnico e generoso, uno dei giovani emergenti nel campionato italiano. E’ stato bravo a ritagliarsi un ruolo importante in una squadra di campioni. Lui per la Roma si taglierebbe le dita delle mani. Facciamo così, mettiamo in palio una cena: il primo che farà un tunnel all’altro, caccerà i soldi…”.
Uno sguardo al futuro: “Guardo avanti, non indietro. Nel nostro sistema ho trovato una collocazione utile, ma penso che ognuno debba pensare soprattutto al modo per migliorarsi, allenarsi a ritmi sempre più alti, ambire a elevare lo standard della continuità. La classifica impone di badare al sodo, perché dovremo lottare sino all’ultimo. Ci aspettano tre gare molto toste, a cominciare da quella di domenica”.