CORRIERE DELLA SERA – G. PIACENTINI – Senza il portiere titolare (Stekelenburg), la coppia centrale (Juan e Burdisso), il centravanti (Osvaldo) più Lamela e Rosi, e con Bojan che ha recuperato solo in extremis da un problema al polpaccio. Ci sarebbero tutti gli ingredienti per parlare di emergenza, termine che però Luis Enrique ieri mattina in conferenza stampa ha rispedito al mittente per non fornire ulteriori alibi alla squadra. Per provare a giocarsi le residue possibilità di entrare in Europa, Lucho si affiderà ancora una volta a Francesco Totti. Il capitano contro il Chievo (a cui ha segnato già 8 volte in carriera) proverà a bissare la gara dell’andata, quando realizzò una doppietta dopo un digiuno che durava dalla scorsa stagione.
Col gol segnato contro la Fiorentina è salito a quota 213 (268 totali) a sole tre lunghezze dalla coppia Altafini-Meazza, che occupano il terzo gradino del podio della classifica dei marcatori di tutti i tempi in serie A. L’obiettivo è quello di riprenderli (almeno) entro la fine del campionato.
Al suo fianco nel tridente le scelte sono obbligate con Bojan («Sto bene e sono a disposizione», il suo tweet quotidiano alla vigilia della partenza per Verona) e Borini. Più possibilità in mezzo al campo dove – lo ha dichiarato ieri Luis Enrique, che per la prima volta dall’inizio della stagione ha anticipato qualcosa sulla formazione che scenderà in campo – tornerà De Rossi (che ieri pomeriggio ha avuto un incidente stradale a Ostia senza conseguenze). Per le altre due maglie il ballottaggio è aperto tra Pjanic, Gago, Perrotta, Greco, Viviani, Simplicio e Marquinho. Quest’ultimo, però, visti i pochi esterni difensivi a disposizione (Rosi non è stato convocato per un problema alla caviglia) potrebbe giocare anche in difesa. Taddei ha l’influenza ma dovrebbe farcela.
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