Borriello, prima lo sfogo poi la rettifica

Borriello, prima lo sfogo poi la rettifica

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Marco Borriello non ci sta. Un suo sfogo apparso sul sito di sportmediaset. it ha creato un certo clamore tra i tifosi e all’in­terno di Trigoria. Il giocatore, in­terpellato da Montali, ha spiegato come sono uscite le sue dichiara­zioni. E in serata all’Ansa il cen­travanti ha corretto il ti­ro. Il direttore operativo da qui in avanti controllerà i contenuti del­le interviste e sono previste multe in caso di frasi destabilizzanti. Quelle di Borriello erano state considerate tali. La società comunque ha pre­so per buona la rettifica del cen­travanti, che era finito sul banco degli imputati dopo il rigore sba­gliato a Donetsk. Queste le paro­le attribuite a Borriello: « Trovo vergognoso che in questo momen­to si cerchi di trovare in me l’uni­co capro espiatorio di una situa­zione difficile. La mettono tutti su polemiche che io non ho mai fat­to, compresa quelle con Totti. Da quando sono alla Roma credo di essere stato un esempio di serie­tà » .

CONSIDERAZIONI – Poi altre conside­razioni amara: «Non sono io che decido chi gioca e chi va in pan­china. Io ho fatto 15 gol in 5 mesi, con il Lecce mi sono procurato un calcio di rigore al 90° dopo aver dribblato tre avversari. Sono uno abituato a lavorare fino all’ultimo minuto. A Donetsk ho visto che nessuno prendeva la palla e allo­ra ho tirato io il rigore dopodiché mi sono preso tutte le colpe. Non penso che prendersi le pro­prie responsabilità sia un errore e, inol­tre, non siamo stati eliminati per il mio rigore. Sono stato di­sponibile dalla pri­ma all’ultima parti­ta in questa stagione, senza un raffreddore o qualsiasi problema fisico. Credo di essere un esempio di serietà da quando sono a Ro­ma » .

PRECISAZIONE – In serata ha preci­sato il suo pensiero: «Non ho mai parlato di mancanza di responsa­bilità del gruppo. La Roma ha un gruppo unito che sta lavorando per uscire da questo momento de­licato ed è concentrato a prepa­rare l’importante appuntamento di domenica » . Borriello è stato leale e non ha colpevolizzato il giornalista che ha riportato le sue dichiarazioni: «Che non sono frut­to di un’intervista ufficiale, ma di una chiacchierata informale con un amico giornalista che proba­bilmente, pensando di essermi d’aiuto in un momento delicato, ne ha riportato alcuni passaggi» .

RIGORE – In particolare, Borriello si è soffermato sul passaggio rela­tivo al calcio di rigore: «Il rigori­sta designato dall’allenatore era Pizarro ma, quando ho vi­sto che non si avvicinava velocemente al dischetto, ne ho appro­fittato perchè tanta era la voglia di fare gol, di recuperare la partita e di sbloccarmi. Ho tirato il rigore e mi sono assunto le responsabilità di ciò che ne è derivato, come per altro ho detto nelle interviste rila­sciate al termine della partita, ri­badendo che il nostro è un gruppo unito. Per quanto mi riguarda cre­do di aver sempre dimostrato la mia professionalità, cercando di dare il massimo insieme ai miei compagni e di essere a disposizio­ne della società e dell’allenatore» . Borriello è amareggiato perchè negli ultimi tempi la sua immagi­ne viene distorta. Lui vive per il gol e adesso che non segna da quaranta giorni è un’anima in pe­na. Il chiodo fisso è sbloccarsi. Il massimo sarebbe farlo nel derby.

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