Brunelli: “Vero, troppe notturne”

Brunelli: “Vero, troppe notturne”

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olimpico-romaIL ROMANISTA – D. GALLI – «Forse almeno una di quelle partite poteva non essere collocata in quella fascia oraria». Mettiamola così, in Lega hanno almeno l’umiltà di ammettere un errore. A riconoscere l’eccesso, l’abuso più che l’uso delle notturne all’Olimpico quando gioca la Roma, è stato un paio di giorni fa il direttore generale Marco Brunelli.  Ripasso delle puntate precedenti. MyRoma, l’azionariato popolare romanista, qualche giorno fa compie una breve ricerchina e stila un elenco di anticipi e posticipi serali preoccupante. La piccola ma forzuta organizzazione diretta da Walter Campanile scopre, si fa per dire, che solo due volte la Roma ha disputato le partite casalinghe di giorno: con l’Atalanta (alle 12,30) e con il Bologna (alle 15).

MyRoma scrive alla Lega e la Lega risponde. A Milano si difendono sostenendo che la colpa, sempre si fa per dire, è da una parte del rugby che ha la precedenza sul calcio e dall’altra dell’appeal per le pay tv che ha la Roma. L’occasione per tornare alla carica è stata una giornata di studio. Un seminario. Un workshop. Titolo: “Il cuore del gioco – La partecipazione dei supporters: una strada percorribile per il calcio”. Organizzato nell’ambito di un progetto europeo che punta ad accrescere il coinvolgimento dei tifosi nella gestione delle società di calcio – leggi i trust dei “supporters”, leggi l’azionariato popolare, leggi MyRoma – ha permesso il confronto con i massimi (o quasi) rappresentanti delle due grandi Leghe del calcio italiano. Per quella di A c’è il dg Brunelli, per quella di B il presidente Andrea Abodi e il responsabile marketing Federico Smanio. MyRoma, ossia Campanile, ne ha approfittato per tornare a chiedere a Brunelli, in pratica, le stesse cose.

E questa è stata la risposta del dg: «Da alcuni anni cerchiamo di comunicare gli orari di anticipi e posticipi sino a marzo sin quando sia possibile, anche in virtù delle coppe. Dopo, cerchiamo di non cambiarli quasi mai, salvo disposizione del Prefetto o di quei club che chiedono i cambiamenti per una serie di ragioni. Stiamo cercando di ridurre gli infrasettimanali invernali, aggiungendone uno a maggio. Dopodiché, certamente, è vero che il calendario della Roma capitato quest’anno sia stato caratterizzato da tante gare serali, che banalmente è anche un riconoscimento delle televisioni perché significa che la Roma è molto appetibile in ambito televisivo. Forse almeno una di quelle partite poteva non essere collocata in quella fascia oraria». Stop. Punto. È un riconoscimento importantissimo. Lo è per MyRoma, che ha vinto una battaglia in nome e per conto dei tifosi romanisti, ma lo è soprattutto per la Roma, che ufficialmente non è intervenuta in questo dialogo a distanza ma che, per ovvi motivi, sperava in un’ammissione di colpe (di nuovo: si fa per dire) da parte della Lega

 

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