Buffon-Roma, ora no!

Buffon-Roma, ora no!

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TUTTOSPORT – Non è riuscito a trattenere l’e­mozione, Gigi Buffon. Non per una vittoria o una sconfitta, lui che è salito sul tetto del mondo e che è sceso in serie B: non c’è riuscito quando gli hanno chiesto un pensiero per il popolo giappo­nese. Il capitano azzurro ha cominciato a raccon­tare e pian piano la voce gli si è incrinata, com­mosso al punto da trattenere a stento le lacrime: «Ho letto nei giorni scorsi una storia che mi ha colpito nel profondo, come uomo e come padre.

Una scolaresca di 25 bambini rimasta chiusa nel­l’aula ad aspettare l’arrivo dei genitori. Ma quei padri e quelle madri non arriveranno più perché sono stati travolti dallo tsunami mentre andava­no a prendere. Da padre, è terribile sapere che quei bambini non avranno più un punto di rife­rimento. Ditemi cosa posso fare, qualsiasi cosa, per essere un poco vicino a quei bambini». E’ an­che per questo, per la sua sincerità senza scher­mi artefatti, che Buffon sa farsi amare in modo speciale dai tifosi al di là di quel che sa fare sul campo. E’ per questo che gli si perdonano un’u­scita a vuoto o un errore. Ed è per questo che lo si ascolta volentieri rispondere alle domande: perché sai che molto, se non tutto, di quel che rac­conta è sincero.

IL FUTURO Anche se fa un poco di catenaccio, come quando parla del suo destino professiona­le. Quello che in molti disegnano lontano dalla Juventus, magari sotto le bandiere di una Roma “americanizzata” e in cerca di campioni di gran­de appeal internazionale (ma c’è pure l’Arsenal): «E’ una cosa che adesso mi riesce davvero diffici­le affrontare. La situazione è talmente delicata e in contrasto con la storia della Juve che l’ultima cosa che conti sono gli interessi dei singoli. Ora bi­sogna pensare alle prossime otto partite: per voi magari non contano più nulla, ma per noi sono tutto perché non vogliamo ripetere l’umiliazione dell’anno scorso. Le voci di mercato, in questa fa­se, possono solo distrarre e non deve succedere. Io? Vedremo: ora penso solo che le mie condizio­ni sono eccellenti anche se, dopo i mesi di stop, qualche incidente di percorso è fisiologico».

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