Tornano i fantasmi che da sempre perseguitano la Roma. Due punti buttati quando la partita sembrava ormai destinata ad essere condotta in porto, potendo arrivare alla sosta con la necessaria serenità per continuare il lavoro intrapreso in estate, ma già fortemente minato dall’eliminazione ai preliminari di Champions. Nel miglior momento giallorosso, è stato Kevin Strootman a spiccare su tutti. Finalmente restituito al calcio giocato, l’olandese riesce a farsi trovare pronto sia in fase difensiva (6 palloni recuperati) che in attacco, creando 3 occasioni da gol. Offre molti buoni palloni ai compagni, che però non sono affatto in vena di trasformare in assist vincenti i passaggi di Strootman. Ad inizio secondo tempo (46′) torna al gol dopo quasi tre anni, sfruttando una sponda di testa di Dzeko e scaricando in porta tutta la frustrazione per gli anni persi a causa dell’infortunio (e purtroppo non solo).
Gioca bene anche i palloni che ha da smistare nella zona nevralgica del campo, completando l’80.4% dei passaggi tentati, vincendo 3 duelli e facendo da raccordo tra difesa e attacco. Al 79′, sfinito, Spalletti lo toglie dal campo, ma da quel momento la squadra perde definitivamente il controllo del pallone, dando il là al pareggio del Cagliari che arriva a conclusione di una serie di grossolani errori da parte di tutta la retroguardia romanista. Un volta ritrovata a pieno la condizione fisica, Strootman sarà un punto fermo sul quale provare a ricostruire le certezze che fino ad una settimana fa sembravano essere pilastri portanti all’interno di Trigoria.
Voto: 6.5