Nel mondo del calcio professionistico ci sono sempre più interessi che possono fare la differenza, tra un club vincente o quantomeno competitivo e uno invece che aspira a diventarlo. In Italia durante gli ultimi 20-25 anni i club più competitivi sono principalmente i seguenti: Juventus, Inter, Milan, Roma, Lazio, Napoli e Atalanta. A questi si vanno ad aggiungere periodicamente altre squadre, come la Fiorentina, il Sassuolo, il Parma. Dipende da quale periodo ed epoca si prenda in analisi. Al momento i club che stanno puntando molto sulle sponsorizzazioni sono principalmente la Juventus, l’Inter e la Roma. La Juventus grazie ai contratti favorevoli stipulati con Jeep e con Adidas, può contare su un tesoretto di oltre 140 milioni di euro a stagione. Questo vuol dire che dalla prima della classe, in termini di sponsorizzazioni alla seconda o alla terza vi è un certo distacco.
La Roma di Dan Friedkin
La Roma del presidente Friedkin, imprenditore statunitense e CEO di Gulf States Toyota, è tra le squadre con una mentalità maggiormente da top club nel panorama del calcio italiano professionistico. Un club dove l’importanza per gli sponsor tecnici, i top e main sponsor ha dato una certa continuità anche ai risultati, dove sono forse mancati i trofei, ma ci sono state stagioni che hanno visto il club giallorosso sempre in vetta, come durante la stagione quando c’era Di Francesco in panchina. Il fatto stesso di aver puntato oggi su un tecnico vincente come Josè Mourinho mostra come la volontà della società sia quella di puntare sempre ai vertici.
Le sponsorizzazioni nello sport durante gli anni
Nel corso degli anni il contributo delle sponsorizzazioni per il calcio e in generale per lo sport professionistico è stato sempre più evidente. Abbiamo visto come oggi il discorso digitale sia sempre più interessante per lo sport e per i giochi digitali, come ad esempio gli eSports, gli sport elettronici, al pari del gaming e del gambling online. Tra i giochi che hanno contribuito a dare maggiore popolarità al settore troviamo senza dubbio il poker digitale.
Il glossario del gioco del poker: funzionalità per il gioco
Non bisogna dare per scontato il fatto che chi giochi a poker, debba per forza conoscere le regole in modo approfondito. A parte il concetto della celebre “fortuna del principiante” c’è però da mandare a memoria un adeguato glossario funzionale al gioco del poker. Ci sono in effetti un linguaggio e altre caratteristiche peculiari da mandare a memoria, per avere una certa abilità e la giusta dimestichezza funzionale al gioco. Parole come fold, buio, contro buio, apertura, diventano quindi comuni e abituali. Eppure una tra le regole sono più ostiche da memorizzare: capire come funziona e cos’è una scala nel gioco del poker. Ma esattamente cos’è una scala nel poker? La scala, al pari del full viene ottenuta con tutte e cinque le carte, attenendoci alle regole del poker classico, ma possono essere applicate tranquillamente per tutte le principali varianti conosciute tra le community cards del Texas Hold’Em o della variante Omaha. Ci sono però diversi scale nel poker e in questo caso non è così scontato da capire. La scala è composta quindi da cinque carte in sequenza, come ad esempio 4-5-6-7-8, solo per fare un esempio. Ora però nel caso, raro, in cui ci siano 2 o più giocatori con una scala in mano, è importante stabilire chi tra i due avrà la meglio e vincerà la posta in gioco. La scala reale ad esempio può essere di diversi tipi. In questo caso la minima batte la massima, che a sua volta batterà la media. La media invece batte la minima. Sono regole solo in apparenza complesse, dato che una volta presa confidenza con il gioco, tutto ci apparirà più semplice, chiaro e immediato, come avviene facendo pratica con ogni gioco, di carte e non. Il poker si differenzia da altri giochi, in quanto oltre alle abilità con le carte, ci sono alcune componenti che sono dettate dalla capacità di lettura delle carte del nostro avversario, unita a una conoscenza della psicologia elementare che va applicata in modo funzionale quando ci si siede a un tavolo da gioco, virtuale e non.