CORRIERE DELLO SPORT.IT – Chi non è più in possesso dei requisiti di «onorabilità» necessari per ricoprire le cariche in seno alle società o semplicemente per essere tesserato, rischia di essere sospeso fino alla sentenza di secondo grado (se il reato per il quale è stato condannato è rientrato nella prescrizione) o, secondo un’interpretazione strettamente giuridica della normativa federale, essere costretto a dire addio al mondo del calcio. Segnatevi questi articoli: 22 bis delle Norme organizzative interne della Federcalcio e 9 del Regolamento della Lega Nazionale Professionisti. Accostateci questi nomi: Claudio Lotito, presidente della Lazio e consigliere federale della Figc (condannato in primo grado a Calciopoli ad un anno e 3 mesi); Sandro Mencucci, amministratore delegato della Fiorentina (un anno e tre mesi); Lillo Foti, presidente della Reggina (un anno e sei mesi).