Calcioscommesse, da interrogatori emergono nuovi elementi

Calcioscommesse, da interrogatori emergono nuovi elementi

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IL CAPOLUOGO.COM – “E’ stato fornito un esaudiente quadro di insieme e nei prossimi giorni si potrebbero aprire nuove ipotesi di lavoro che potrebbero riguardare altri eventi, sono venuti fuori elementi importanti per noi”. Così, ai microfoni di Radio Radio, il capo della squadra mobile della Polizia di Cremona, Sergio Lo Presti, in merito agli interrogatori effettuati ieri nell’ambito dell’inchiesta sul calcio-scommesse. Lo Presti, dunque, conferma indirettamente che ci sono altre partite nel mirino degli investigatori e poi parla anche di Daniele De Rossi, il cui presunto coinvolgimento è stato categoricamente smentito. “Non so come possa essere venuto fuori il suo nome, sicuramente non dagli uffici investigativi nè da quelli giudiziari, anche per me resta un mistero e una sorpresa questa notizia che poi è stata subito smentita”. Lo Presti spiega che “oggi verranno ultimati gli interrogatori” e conferma “che giravano tanti soldi, puntate per milioni di euro. Nel calcio è vero c’è la passione della gente, ma c’è anche un grande giro di danaro che, purtroppo, spesso e volentieri, comporta interferenze non lecite come in questo caso”. Dalla settimana prossima quindi gli inquirenti cremonesi entreranno nel merito delle tre partite, che coinvolgono 5 squadre, alcune di serie A, che secondo le dichiarazioni del medico odontoiatra Mario Pirani potrebbero essere state truccate, oltre alle 18 già esaminate nell’ordinanza di custodia cautelare che l’ha portato in carcere. Pirani sarà interrogato dal procuratore di Cremona, Roberto Di Martino nella giornata di martedì mentre mercoledì a essere interrogato sarà Massimo Erodiani, agente di scommesse e venerdì, infine, toccherà all’ex portiere della Cremonese, poi del Benevento, Marco Paoloni che davanti al gip si è avvalso ieri della facoltà di non rispondere. In ambienti giudiziari si spiega che la vicenda delle tre nuove partite merita di essere approfondita in quanto Pirani ne ha parlato come di gare che, per quanto aveva sentito dire, potevano essere state truccate senza, però, entrare nelle modalità con cui ciò sarebbe avvenuto. Da qui anche la cautela degli inquirenti cremonesi. Sono previsti per oggi gli interrogatori di tre indagati per i quali è stato disposto il carcere, nell’ambito dell’inchiesta della procura di Cremona sulle partite truccate. Davanti al gip Guido Salvini dovranno comparire Gianfranco Parlato, collaboratore tecnico della società ‘F.c.Esperia Viareggio’, militante nel girone B della Prima divisione del campionato di Lega Pro; Giorgio Buffone, direttore sportivo del Ravenna Calcio e Francesco Giannone, che tutelava gli interessi dell’organizzazione cosiddetta ‘dei bolognesi’ che provvedeva ad effettuare le puntate di denaro. Avrebbe confermato la ricostruzione dei fatti contenuta nell’ordinanza di custodia cautelare Massimo Erodiani, pescarese, titolare di agenzie di scommesse, uno dei principali protagonisti dell’inchiesta sulle partite truccate della Procura di Cremona. L’interrogatorio di garanzia di Erodiani si è concluso e il gip Guido Salvini si è limitato a dire che c’è “una conferma del quadro accusatorio” da parte dei due indagati sentiti oggi tra i sette per cui è stato disposto il carcere. I due, ha detto il gip, hanno fornito “ampie dichiarazioni sui fatti”. Nel corso della stagione 2010/2011 sui tavoli della procura federale della Figc sono arrivate una quarantina di segnalazioni di partite sospette. Lo afferma Agripronews sostenendo che si tratta di 4-5 gare di serie A, dodici di B e una ventina di Lega Pro. Le segnalazioni sarebbero pervenute attraverso il sofisticato meccanismo di controllo – il ‘Robocop’, a disposizione dell’ente regolatore del gioco, in grado di controllare singole scommesse e giocate multiple fino a cinque gare – che monitora i flussi di qualsiasi tipologia di scommessa inserita nei palinsesti di gioco sul calcio. Le segnalazioni sono state il frutto di un’analisi accurata, sia nella fase ”ante”, sia in quella ”post”, a fronte di picchi di danaro scommesso fuori della norma e relativo abbassamento repentino delle quote. Non tutte le segnalazioni, precisa Agipronwews, hanno trovato riscontri tangibili con gli esiti delle partite. Ma in alcuni frangenti la segnalazione ha avuto riscontro pieno, come nel caso di Atalanta-Piacenza, finita nell’inchiesta. In quell’occasione si era verificata un’insolita concentrazione di giocate sul segno ‘1’ e sulle tipologie ‘Primo tempo/finale’ (l’esito delle due frazioni di gioco) e ‘Primo tempo 1X2′ (il segno con il quale si sono chiusi i primi 45’). I Monopoli avevano inviato in via Allegri – nella serata di venerdì 18 marzo, 24 ore prima della partita – la segnalazione su flussi anomali sulla vittoria dell’Atalanta.

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