Calcioscommesse: Si indaga sulla serie A, tre partite sotto lente di ingradimento

Calcioscommesse: Si indaga sulla serie A, tre partite sotto lente di ingradimento

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Lo scandalo calcioscommesse fa tremare la Serie A. Dopo le accusa di Paoloni e le dichiarazioni del dentista Marco Pirani, considerato, insieme a Massimo Erodiani, il titolare della ricevitoria di Pescara, vero e proprio deus ex machina della vicenda, stanno facendo tremare il mondo del calcio. Sotto la lente di ingrandimento dell’inchiesta di Cremona sono finite tre partite della massima serie. Si tratta di Fiorentina-Roma 2-2 del 20 marzo 2011(memorabile la doppietta di Totti), Lecce-Cagliari 3-3 del 17 aprile (Corvia siglò la rimonta per i salentini al ’94 dopo che il Cagliari fallì un clamoroso contropiede), Genoa-Lecce 4-2 (avviso scoppiettante con tre reti in mezz’ora) del 20 marzo. Questa volta a parlare di queste partite non è un millantatore, indagato o tratto in arresto, ma direttamente un magistrato, dunque una fonte maggiormente attendibile, non semplicemente derubricabile con il millantato credito. I tre match sarebbero stati considerati “sicuri” per quanto riguarda il risultato. Presto sarà disponibile un nuovo elenco di partite sospette. A fornirlo sarà il bookmaker austriaco Skysport 365, che ha stilato un file contenente una serie di partite, in cui ci sono flussi anomali di scommesse, magari contro logica, derivanti dalla possibilità di conoscere in anticipo un risultato o di poterlo pilotare. Nell’informativa del sito austriaco figurerebbero queste partite. Se non è ancora un riscontro che può valere a livello giudiziario è almeno una singolare coincidenza. Stando alle prime indiscrezioni servivano 300 mila euro per aggiustare un match. In proposito Erodiani ha rivelato: “Rimasi allibito dalle cifre che il clan di Signori (che sarà ascoltato nei prossimi giorni) poteva giocare”. E ancora: “Paoloni (il portire del Benevento finito in carcere n.d.r.) mi disse di giocare l’over, aveva informazioni da giocatori romanisti e leccesi”. Oggi Pirani dovrà fornire ulteriori delucidazioni. Nei primi interrogatori Sommese e Micolucci avrebbero fatto le prime ammissioni davanti al Gip Guido Salvini e al Procuratore Di Martino, che si stanno occupando del totonero nel calcio. In particolare Micolucci ha dichiarato di aver ricevuto laute somme in denaro per fare perdere la sua squadra, ovvero l’Ascoli.
E mentre c’è chi invoca una task force anti-truffa, si apprende che a bordo campo durante Napoli-Parma, c’era addirittura il figlio del boss Salvatore Lo Russo, quasi a garantire fisicamente che tutto filasse come previsto (c’è stata una considerevole puntata sul Parma, che stava perdendo 1-0, e vinse 2-3) secondo quanto afferma la Procura napoletana, che ha aperto altri due fascicoli di inchiesta per riciclaggio di denaro sporco e associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Lo schema era quello di scommettere fior di milioni di euro su partite ancora in corso che si concludevano con rimonte a sorpresa.
L’allenatore boemo Zdenek Zeman, che tanti anni fa fiuto il marcio nel calcio, non riesce quasi nemmeno a indignarsi: “In Italia da tempo si giocano campionati virtuali. Difficile che la gente si appassioni ancora a questo calcio”.

 

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