REPUBBLICA.IT – Lo stesso hotel romano di allora, quello dei processi di Calciopoli (e della recente festa scudetto del Milan), a due passi da Villa Borghese: tornano sul banco degli imputati Luciano Moggi e c. Appuntamento domani, alle ore 11,30. Si tiene la prima udienza davanti alla Disciplinare per la questione controversa delle “radiazioni”. Moggi, Giraudo e Mazzini hanno quasi scontato la loro squalifica di cinque anni: da quest’estate potrebbe tornare liberi, ma la Figc ha istituito questo processo (primo e secondo grado) proprio per cercare di impedire loro di tornare nel mondo dello sport. Ci sarà sicuramente battaglia: la radiazione (o preclusione) non venne “attivata” dal regime commissariale, e ora la Figc di Giancarlo Abete prova a chiudere qualsiasi strada ai tre imputati (e condannati) di Calciopoli. Ma Innocenzo Mazzini, l’ex vicepresidente Figc, è stato il primo a dare battaglia e si è rivolto all’Alta Corte di giustizia presso il Coni che si riunirà il 23 maggio. Secondo alcune voci, il ricorso di Mazzini sarebbe “irricevibile”: ma il medico toscano ne fa una questione di principio, più che di lavoro, ed è pronto a ricorrere sino al Tar del Lazio. Moggi e Giraudo invece vogliono tornare in campo: l’ex dg della Juventus ha ancora amici che gli chiedono consulenze di mercato, mentre Giraudo avrebbe un accordo con un importante club belga e per questo è pronto a rivolgersi anche davanti alla Corte europea (non per niente ha ingaggiato l’avvocato Dupont, quello del famoso caso Bosman che ha sconvolto il calcio). Domani, come detto, appuntamento in aula (circuito chiuso). Si sa che Moggi ha intenzione di ricusare il presidente della Disciplinare, Artico, perché è già intervenuto in passato in un processo (quello sulle Sim) che lo riguardava. Probabile, quindi, un rinvio. Rinvio, comunque, che verrebbe chiesto dai tre imputati anche perché pende, come detto, il ricorso di Mazzini. Non si sa ancora se saranno presenti in aula Moggi e Giraudo, Mazzini sicuramente no (sarà a Roma per l’udienza del Coni). Ma ci saranno stuoli di avvocati e le tv. Si ricomincia. Calciopoli non finisce mai. E’ pendente ancora il processo penale a Napoli (sentenza in luglio), mentre entro giugno il superprocuratore Stefano Palazzi dovrà consegnare alla Figc le sue conclusioni sull’esposto della Juve (10 maggio 2010) sullo scudetto assegnato all’Inter. Scudetto da revocare? Presto si saprà. Intanto su Vanity Fair, in edicola da oggi, è uscito un sondaggio della Ipsos proprio su Calciopoli. Nando Pagnoncelli ha spiegato come una quota significativa di appassionati di calcio ritiene che il problema siano diminuito mentre poco più di un terzo del campione crede che il fenomeno dell’illegalità nel mondo del calcio sia addirittura aumentato o poco diffuso. Scarsissima inoltre la fiducia nella Figc, nella Lega e negli organi di giustizia sportiva.