Tullio Camiglieri, Presidente della Open Gate Italia e responsabile della comunicazione del gruppo americano che fa capo a DiBenedetto, intervenendo in esclusiva alla trasmissione radiofonica Unico Grande Amore di Teleradiostereo, ha dichiarato: “E’ stata una giornata dura e intensa ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Un passo importante per mettere la Roma nelle mani di un gruppo forte affinché raggiunga la società risultati importanti. Una grande emozione è stata vedere James Pallotta con la maglia della Roma. E’ una trattativa lunga, perché la Roma è quotata in Borsa. Siamo in attesa degli ok dell’Antitrust e della Borsa stessa. DiBenedetto è molto emozionato. I soci del consorzio stanno entrando nel ruolo nel modo giusto, Pallotta ha origini romane, stanno già sentendo e vivendo l’ambiente di Roma e della Roma, nel quale arrivano con la professionalità di uomini d’affari quali sono.DiBenedetto è uscito allo scoperto, annunciando di voler vincere più di Berlusconi. Passi importanti saranno quelli indirizzati verso la crescita dei ricavi. E oggi questo step passa attraverso la costruzione di stadi di proprietà. In Italia gli introiti per troppi anni sono stati legati al rendimento e alla salute dei calciatori. E’ tempo di cambiare metodo. E gli americani essendo pragmatici sanno come muoversi.La mia società aveva l’impegno di accompagnare il gruppo americano all’acquisizione della Roma. Aldilà dell’annuncio formale di ieri, ora bisognerà lavorare ancora per settimane prima di chiudere definitivamente l’operazione. La conferenza di ieri era aperta a tutti. L’intervista a Pallotta era aperta a tutti, poi è stata fatta in un ambiente piccolo, ma il file audio da stasera sarà a disposizione di tutti i giornalisti al seguito. Non è stata fatta alcuna discriminazione. Pallotta aveva i minuti contati, è stata organizzato l’incontro in una sala che non poteva contenere tutti i cronisti al seguito. DiBenedetto seguirà operativamente la Roma, nel progetto manageriale sarà lui quello più presente, magari dividendosi fra Roma e Stati Uniti. Abbiamo ancora sei sette settimane davanti per completare il percorso, direi che per la fine del campionato le operazioni di prassi saranno completate. La trattativa è chiusa, quello che ci aspetta non è una semplice formalità, sono passi importanti per ottenere gli ok dagli organi di controllo, ma non ci saranno problemi di sorta. Dal punto di vista sostanziale bisogna rispettare le regole, quindi la gestione tecnica in queste settimane rimarrà nelle mani della dirigenza attualmente operativa a Trigoria. Non si potrebbe commettere l’errore di agire senza la possibilità legale di farlo, non sarebbe giustificabile un comportamento del genere”.