Il legame lungo 75 anni che unisce Dino Viola a Campo Testaccio non si è spezzato. Lo storico impianto tornerà a vivere nel suo nome grazie al protocollo tra Regione Lazio, Municipio Roma I e Asp Asilo Savoia. Un gesto inatteso che ha sorpreso anche la famiglia dell’ex presidente: «Mio padre è stato portato a Roma a studiare da mio zio e la tristezza di quel periodo era lenita dalla folla festante della gente che andava al Campo Testaccio a tifare la Roma – racconta il figlio Ettore – è da lì che è diventato tifoso e ha maturato il sogno di diventare un giorno presidente».
Come riporta il Messaggero, la sua disponibilità sarà il faro che guiderà la gestione della società pubblica Asp Asilo Savoia: l’obiettivo è di mettere in piedi un modello che garantirà gratuità e agevolazione per far tornare il campo nelle mani del popolo, della comunità e degli abitanti di Testaccio. Un progetto inclusivo, proprio come avrebbe voluto il presidente Viola, a cui potranno accedere tutte le famiglie, anche quelle meno abbienti, grazie ad agevolazioni e sconti. A Campo Testaccio qualche anno fa se ne è interessata anche la Roma che diede la propria disponibilità a gestirlo, poi non se ne fece più nulla, ma questo non impedirà al club e alla Regione di trovare un accordo per mettere in piedi iniziative che diano ulteriore lustro al progetto.