“Non c’è niente da fare, se non inorridire – avrebbe confidato DDR – Io dovrei rispondere, dovrei fare nomi e cognomi. Ma non serve, non sono il tipo. Ma de che stiamo a parlà, di cosa stiamo parlando? Di che povertà stiamo parlando… Io penso che il dubbio venga soltanto agli sprovveduti. Basti pensare al fatto che se io sono un pezzo di merda, uno che ce l’ha con Francesco, uno che ce l’ha con Baldini o Di Francesco, uno da allontanare, non mi offri il ruolo di vice-amministratore delegato. Non voglio aprire la querelle tra me e la Roma, non l’ho fatto quando si parlava solo di calcio, non lo faccio ora. Stiamo parlando di fantascienza, è una cosa gravissima e io non c‘entro un cazzo, la mail l’ho letta, non c’è un riferimento a me, a me contro Francesco o Di Francesco o Monchi, si parla solo di senatori che non gradiscono certi metodi di allenamento”.
Questo il virgolettato attribuito a De Rossi in cui si difende e rispedisce gli attacchi al mittente. Stando al quotidiano romano, si tratterebbe di parole confidate ad un amico personale del giocatore, il quale, si legge, sarebbe pronto ad adire le vie legali per mettere una volta per tutte la parola fine a questa storia.
Fonte: il Corriere dello Sport