Milan-Roma è una sfida da 1783 milioni di euro. È l’impegno sostenuto complessivamente dalle due proprietà americane, fino a oggi.(…)
Come scrive la Gazzetta dello Sport, RedBird è appena reduce dal rifinanziamento del vendor loan utilizzato, nell’estate 2022, per completare l’acquisizione del club rossonero. Il prestito concesso dal venditore Elliott (560 milioni, poi ridotti a 550, a un tasso d’interesse del 7%) sarebbe scaduto nell’agosto del 2025. Cardinale ha giocato d’anticipo prorogando la scadenza al luglio 2028 e riducendo l’esposizione di 170 milioni. Adesso la quota capitale residua è pari a 489 milioni.
L’impegno di Friedkin, in un arco temporale doppio, è superiore. Nell’agosto 2020 l’acquisizione delle azioni detenute dalla cordata guidata da Pallotta, per 199 milioni, in un’operazione che valorizzava la Roma 591 milioni (inclusi i debiti). Successivamente, il gruppo con base nel Texas ha rilevato il pacchetto residuo per salire al 100%, sborsando 37 milioni. Inoltre, in questi quattro anni abbondanti, sono confluiti nelle casse societarie 722 milioni. Friedkin è arrivato così a quota 958 milioni. Sommandoli agli 825 milioni di Cardinale, fanno 1783 in due. Con una differenza fondamentale.
Al 30 giugno 2024 i ricavi del Milan hanno toccato quota 404 milioni (escluso il player trading), il patrimonio netto ammontava a 196 milioni e l’indebitamento finanziario netto era di appena 50 milioni. Tutta un’altra cosa rispetto alla Roma. Friedkin ha osservato quattro bilanci in rosso, con una perdita aggregata di 589 milioni puntualmente ripianata dalla proprietà.