ANSA – La Corte d’appello sportiva ha accolto il ricorso della Roma per Strootman, al quale sono state tolte le due giornate di squalifica per i fatti del derby. Lo apprende l’agenzia di stampa.
Dal comunicato della Corte Sportiva d’Appello si apprende che, “pur specificando che in linea d principio in tutti i casi di condotta simulatoria, l’arbitro vede il fatto ma non percepisce, invece, la simulazione; in alre parole, quando l’art. 35.1.3. parla di “fatti…non visti dall’arbitro che, di consegenza, non ha potuto prendere decisini al riguardo” si riferisce, con riferimento alle condotte simulatorie, a simulazione stessa e non all’evento. Pertanto in linea astratta il mezzo della prova televisiva è sempre ammissibile laddove l’arbitro abbia visto un determinato fatto ma non abbia percepito la simulazione”.
“La Corte – prosegue il comunicato – accoglie il ricorso della società As Roma perchè la norma federale in questione pretende che la simulazione abbia il carattere dell’evidenza nel senso che la condotta simulatoria del calciatore non sia stata, in alcun modo, determinata dal comportameto di un avversario. Nel caso che si occupa, non si può invece, escludersi, che sulla caduta a terra del calciatore Strootman, abbia inciso la condotta del calciatore Cataldi consistita nella trattenuta della maglia del primo, comportamento, quest’ultimo, valutato dal Giudice Sportivo come “uno dei presupposti comunque incidenti che hanno portato l’arbitro all’espulsione di Cataldi”. (…)