Cassetti: “Io gregario di una Roma che vuole la Champions”

Cassetti: “Io gregario di una Roma che vuole la Champions”

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GAZZETTA DELLO SPORT – La classe operaia va in Paradiso, pellicola del 1972 musicata da Ennio Morricone (romanista, e neanche poco), farebbe al caso suo. Morale della favola: gli anni passano, i giocatori pure, ma lui c’è sempre. Rieccolo, Marco Cassetti, un mese dopo quel 4 marzo al Via del Mare, stadio delizia e per una sera croce della sua carriera. Dopo Lecce, la pubalgia: benedetta fu la tecarterapia, tecnica usata in passato per risolvere le magagne del ginocchio di Totti. Ieri è tornato in gruppo, oggi ci rimarrà e sarà convocato, domani chissà: mentre Vucinic continua a strabiliare, Montella ha provato Burdisso nella difesa titolare con Mexes, Juan e Riise, e Cassetti esterno alto. Ma è difficile che le cose poi vadano davvero così.

Aziendalista Se è vero che tra le peculiarità del perfetto lavoratore c’è quella di portare sempre alto il nome dell’azienda, può succedere (Trigoria docet) che il discorso non valga per quello dei colleghi o dei propri superiori. Se su DiBenedetto ci va cauto («Sarà un passaggio importante, per ora siamo tranquilli e fiduciosi» ), il plebiscito per Montella si arricchisce di un’altra voce: «L’ho trovato molto preparato e con la voglia di mettersi in discussione in una piazza difficile come Roma — dice Cassetti a Sky —. È difficile da giocatore, ma da allenatore lo è ancora di più: ha portato entusiasmo e tanto lavoro» .

Consapevole L’entusiasmo, postato anche da Borriello su Facebook («Io e i miei compagni siamo carichissimi» ), è una delle doti che servirà domani, primo di otto esami in cui la Roma si giocherà tre C: Champions, cassa e credibilità. «Le prossime due gare potrebbero dire qualcosa in più sul nostro finale di stagione — ammette —. È una partita molto sentita in città: la Juventus, dopo la Lazio, è l’acerrima nemica. Buffon? È uno dei migliori d’Europa: farebbe piacere averlo come compagno, ma anche i nostri sono ottimi portieri» .

Stakanovista Se, per DiBenedetto, Totti è «il mago», » , Cassetti si definisce «lavoratore, great worker, un vecchio gregario che non si stanca mai» . Per Gianni Rodari, nell’omonima filastrocca, il gregario è «corridore proletario, che ai campioni di mestiere deve far da cameriere e sul piatto, senza gloria, serve loro la vittoria» . E così la Roma ha prolungato fino al 2012 il contratto di un gregario come Cassetti, 4o più presente tra campionato e coppe (2815’) dietro De Rossi (2940), Borriello (2883) e Riise (2872). «È una grande soddisfazione, che gratifica il mio lavoro» . Non fosse stato per l’infortunio, il primato non glielo avrebbe tolto nessuno.

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