Il portiere della Roma Morgan De Sanctis è in questi minuti presente al Futbol Club Store di viale degli Olimpionici a Roma per la presentazione del libro dal titolo “Papaveri e papere – prodezze e nefandezze dei presidenti del calcio”, di Massimo Arcidiacono e Maurizio Nicita.
A margine dell’evento, l’ex estremo difensore del Napoli ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito alla chiusura delle curve della Roma: “Io non mi permetto di giudicare le istituzioni calcistiche che attuano un regolamento, però bisogna fare qualcosa affinché le curve non siano chiuse e la gente possa andare a vedere la partita. Siamo di fronte ad un’anomalia. E’ anche vero che se questo succede è perché ci sono minoranze che continuano a manifestare disprezzo, disapprovazione e goliardia, però se c’è buon senso e responsabilità ci si renda conto che non è il caso di continuare a fare queste cose. A me interessa da giocatore che lo stadio sia sempre pieno e che la gente venga a godersi lo spettacolo”.
Inevitabili domande sulla vittoria contro la Sampdoria, a cui De Sanctis ha risposto così: “Il risultato di ieri era fondamentale, in campionato bisogna costantemente dare continuità alla classifica perché la Juve non si ferma mai e il Napoli ha ripreso la corsa. Bisognava vincere soprattutto per la classifica. Dopo aver fallito l’obiettivo Coppa Italia è rimasta tanta amarezza, ma in ottica campionato siamo molto positivi”. Su Garcia: “Il mister non si aspettava tutte queste pressioni, non vi è abituato chi viene da fuori. Ora però, dopo 8 mesi che è qui, penso l’abbia capito. Voleva sottolineare l’aspetto preponderante, ossia che è una grande Roma nonostante una sconfitta pesante come quella del San Paolo. Dobbiamo vincerle tutte e ci proveremo, ma versargli addosso eccessive critiche non lo ritengo la cosa giusta, ha fatto bene il mister a tutelare la squadra”.