Se cercate sul web le sue immagini, lo troverete quasi sempre sorridente, allegro, come se davanti al fotografo volesse rivelare la propria leggerezza. Da ieri Sardar Azmoun, con l’espressione gaudente di chi non si prende troppo sul serio, è finito persino sul bagagliaio di una macchina, in formato adesivo gigante, su omaggio di un tifoso che evidentemente lo voleva ringraziare per il gol segnato contro il Lecce. […]
Non è evidentemente tipo da situazioni banali, Azmoun, secondo iraniano di sempre a segnare in Serie A dopo il difensore Rezaei del Perugia. Ma soprattutto giocatore di talento che Mourinho aspettava con una certa trepidazione: non tutti ricordano che nella prima estate da allenatore della Roma, Azmoun fosse la sua prima scelta per la posizione di vice Dzeko. Purtroppo per lui, e forse anche per il giocatore, all’epoca lo Zenit San Pietroburgo per liberarlo chiedeva 25 milioni. E allora a Trigoria arrivò un altro attaccante del ‘95 venuto dall’Est, solo un po’ meno bravo: l’uzbeko Shomurodov.
Come scrive il Corriere dello Sport, anche con la Roma ha dovuto concedersi qualche settimana di ripresa prima di essere considerato, almeno come alternativa. Per di più essendo stato escluso dalla lista Uefa per motivi regolamentari non ha potuto migliorare la condizione atletica giocando in Europa League. Ma adesso promette di essere un jolly molto prezioso in campionato: già aveva colpito un palo sullo 0-0 contro il Monza, prima della rete di El Shaarawy. Contro il Lecce invece si è sbloccato, provando di nuovo l’ebbrezza del finalizzatore: da sette mesi a livello di club non gli succedeva. A Trigoria si interrogano sul possibile riscatto a fine stagione. Se il prestito si rivelerà proficuo, perché no? A 13 milioni, se sta bene, Azmoun è un attaccante da tenere d’occhio.