Il Corriere dello Sport (M.Evangelisti) – Walter Sabatini sa esattamente che cosa fare di Javier Manquillo. Permettergli di giocare a destra, dov’è nato e dove vuole vivere. A Marsiglia lo precettavano troppo spesso a sinistra, a causa di un’epidemia d’infortuni che falciava uno dopo l’altro tutti i terzini mancini. Lui ha obbedito perché quando si sono appena passati i vent’anni è giusto fare così. Adesso Manquillo di anni ne ha 22, ha imparato perfettamente come si arriva sul fondo da un lato e dall’altro del campo ma ancora gli prende l’ansia se deve crossare di sinistro. Poco importa, perché Sabatini lo vuole a destra e l’allenatore Luciano Spalletti non trova motivo di opporsi. La Roma ha seguito con gli occhi Manquillo nella scorsa estate, lo ha guardato andare in prestito dall’Atletico Madrid al Marsiglia e non si è messa di traverso poiché la valutazione del riscatto data all’epoca era di 25 milioni. Al confronto Lucas Digne è in saldo.
ALTERNATIVA – Per di più, a destra tutti dicevano Alessandro Florenzi e c’erano in fila Maicon e Torosidis. Le cose cambiano, a Maicon scade il contratto, Torosidis è presumibilmente in uscita. Resta Florenzi e lasciarlo solo non è prudente. Non è neppure costruttivo: Spalletti è convinto che lui sia il terzino destro del presente e del futuro, ma pure che sia il centrocampista di rinforzo, l’attaccante di emergenza e insomma meglio lasciargli le briglie lente. Serve un altro difensore laterale destro, vaccinato alla corsa, preciso nelle diagonali. Di plusvalore, lo spagnolo ci mette una notevole agilità nel saltare l’uomo lungo la parte conclusiva del campo, quella subito prima che il verde si trasformi in curva. Ci stanno tornando sopra, lo scrive il Mundo Deportivo e lo conferma la Roma, perché il Marsiglia non ha intenzione di pagare cifre troppo alte, perché l’Atletico Madrid per politica sportiva e teoria del tecnico Simeone preferisce consumare la benzina dei giocatori esperti prima di lanciare i giovani e perché un altro anno di prestito a buon prezzo non darebbe fastidio né al club spagnolo né allo stesso Manquillo. Il quale va dove lo portano le occasioni e ragazzo com’è ha già un vasto archivio di esperienze. «Ho conosciuto tre dei migliori campionati d’Europa. Dove si gioca il pallone, dove si corre e dove si picchia. Ho imparato qualcosa dovunque sia andato».
AFFEZIONATO – Dopo aver disputato qualche partita nell’Atletico è andato al Liverpool. Ha sudato sia con il pallone sia con l’inglese, a dire il vero, però non è rimasto travolto. E’ solo tornato in Spagna dopo un anno quando il prestito era per due: giocava troppo poco e non aveva senso andare avanti, dissero da una parte e dall’altra. A Marsiglia nell’ultima Ligue 1 gli è andata assai meglio, per quanto potesse andare bene a chiunque in una stagione somigliante più a una bolgia che a un purgatorio. S’era persino affezionato al loco Marcelo Bielsa prima che l’allenatore si dimettesse. Comunque è stato visto, studiato ed evidentemente apprezzato, a differenza del fratello gemello Victor che si dibatte nell’Alcorcon B. Javier è indicato come obiettivo anche dalla Juventus, oltre che da Monaco e Bordeaux. Non appena lo hanno saputo, all’Atletico hanno aggiornato il listino portando il prezzo a 30 milioni. Chiaro che Sabatini aspetta che la boutique si svuoti, e con queste quotazioni è probabile accada, per parlarne più seriamente.