E adesso? Contro il Torino si parte da un dato di fatto: l’emergenza è ancora più profonda e acuta. C’è da stringere i denti e rispolverare qualche giocatore che finora ha trovato meno spazio. Perché il centrocampo della Roma va ridisegnato per forza di cose da Mourinho. I titolarissimi Cristante e Veretout, infatti non ci saranno in campionato: il francese è squalificato, mentre il numero quattro è in isolamento a causa della positività al Covid. Dovrebbe tornare – se tutto andrà nel verso giusto – la prossima settimana, insieme a Villar.
Mourinho dovrebbe confermare il 3-5-2 che poi si trasforma in un 3-4-1-2 quando Mkhitaryan mette il turbo e inventa. “La rosa non è stata nemmeno costruita per giocare in questo modo”, ha detto il portoghese dopo il successo british di Marassi.
Al momento però è difficile ipotizzare un cambiamento quando si vince e domina una partita a livello territoriale. Insomma, non ci dovrebbero essere esperimenti ma è chiaro che un interprete lì al centro avrà una grande chance di mettersi in mostra. Il nome più caldo è quello di Darboe. Il mediano dovrebbe andare a occupare la casella davanti alla difesa. Un ruolo delicatissimo, dove non sono ammessi errori e sbavature. Mourinho lo sta coccolando: lunedì si è portato proprio Darboe e Felix per vedere la Primavera di Alberto De Rossi. Un indizio? Forse.
Non va esclusa la possibilità di rivedere Bove, lanciato nella mischia a Genova nel finale di gara. È una mezz’ala forte negli inserimenti. Ma in Primavera, alla fine dello scorso campionato, ha giocato da mediano. Per di più risultato tra i migliori. Bove, comunque, può diventare l’asso nella manica a prescindere.