Una sicurezza per oggi, ma, soprattutto, per domani. Il futuro in giallorosso di Svilar è ancora tutto da scrivere e i dialoghi per il rinnovo del contratto che scadrà tra due anni sono in piedi, in attesa dei colloqui decisivi. Nel frattempo il portiere belga continua ad essere una delle certezze maggiori della rosa, protagonista ogni partita di almeno un intervento decisivo, contribuendo costantemente ai risultati della squadra.
Come scrive il Tempo, riavvolgendo il nastro ad un anno fa, il mondo attorno al venticinquenne giallorosso è radicalmente cambiato. Da riserva senza troppa fiducia a titolare inamovibile. Il percorso per guadagnarsi lo status di irrinunciabile è stato lungo, ma alla fine Svilar ha conquistato tutti e oggi è un punto fermo della Roma.
Milan-Roma, l’ultima di Mourinho sulla panchina giallorossa, come punto di svolta per un girone di ritorno da protagonista in Europa e in campionato. Anche questa stagione è cominciata com’era finita quella precedente. Interventi prodigiosi e una leadership ormai consolidata come guida della difesa. Venti parate compiute nelle prime sette giornate che gli sono valse però solo tre clean sheet a fronte di solo cinque reti subite. Escluso il match contro l’Empoli, però, mai più di una rete subita in novanta minuti.
Tra i superstiti rimasti a Trigoria in questi giorni, paradossalmente, c’è anche lui. Vittima di una vera e propria beffa, infatti, oggi si ritrova senza una nazionale. A marzo scorso aveva chiuso con la Serbia per giocare col Belgio già in vista degli Europei. Ma una presenza ha rovinato i suoi piani. Il 1° settembre 2021 infatti scese in campo con la nazionale maggiore serba affrontando il Qatar. Un’apparizione che ha compromesso un nuovo cambio di nazionale dopo che aveva giocato con le giovanili belga in passato. Ottobre dovrebbe essere il mese chiave per compiere anche qualche passo decisivo sul fronte del rinnovo, visto che il ds Ghisolfi aveva messo qualche appuntamento in agenda in merito.