Scatta la rivolta dei soci di minoranza di James Pallotta. Dagli Stati Uniti si apprende infatti che il presidente della Roma nelle prossime settimane dovrà difendersi dalle accuse mosse da un gruppo di investitori di minoranza facenti capo ad As Roma Spv LLC (Controllante di NEEP e quindi di As Roma). L’accusa di ‘estromissione dai maggior ricavi dalla vendita del club (al Gruppo Friedkin)” è guidata dai due investitori Daniel Feldman e Jonathan Wyatt Gruber. “Questo caso riguarda le persone che controllano la gestione quotidiana di una società che cerca di spazzare via gli interessi economici dei membri di minoranza dell’azienda attraverso una transazione nuda e autointeressata. L’impatto di questo cambiamento retroattivo è stato quello di garantire che, se la società fosse stata venduta, gli investitori di minoranza avrebbero ricevuto sostanzialmente meno soldi in cambio dei propri interessi“.
Ulteriori dettagli emergono dal ‘messaggero.it’ – La causa è stata resa pubblica giovedì scorso da Daniel Feldman e Jonathan Wyatt Gruber e depositata alla Court of Chancery dello Stato del Delaware con numero 2020-0314. A marzo, si legge nella causa, i membri di minoranza della società sono stati informati che «Pallotta e i suoi soci stavano modificando retroattivamente i termini dei prestiti dei membri tra la società e loro stessi». I prestiti sono stati convertiti in una nuova classe di azioni che «ha una Liquidation Preference ingiustificatamente alta. L’impatto di questo cambiamento retroattivo è stato quello di garantire che se la società fosse venduta, gli investitori di minoranza avrebbero ricevuto sostanzialmente meno in cambio delle proprie quote di partecipazione, In effetti, a seconda del prezzo finale di vendita della società, i membri di minoranza potrebbero essere completamente spazzati via». I membri della causa sostengono che non gli sono mai state negati dettagli circa la cessione della società, anche se i media hanno parlato a fine dicembre di un passaggio di proprietà imminente a un gruppo guidato da Dan Friedkin. La causa sostiene inoltre che «la conversione retroattiva dei prestiti dei membri non era semplicemente una violazione dei doveri fiduciari nei confronti dei membri di minoranza, ma era espressamente vietata da numerose sezioni dell’accordo sulla LLC della società». Sono 50 gli investitori che hanno costituito la class action e oltre ad essere alla ricerca di risposte, richiedono anche un risarcimento danni. Un rappresentante del gruppo Pallotta ha definito, invece, le accuse prive di fondamento.
Rishi Bhandari dello studio legale Mandel Bhandari LLP, avvocato per i querelanti, ha dichiarato: «Gli investitori nell’AS Roma sono impegnati a proteggere le tradizioni e l’integrità della squadra. Si impegnano per il successo a lungo termine del club. Sono profondamente delusi di conoscere un’operazione chiaramente impropria di Jim Pallotta e del comitato per gli investimenti, che ha cercato di spazzare via tutti gli investitori più piccoli e arricchire Pallotta e i suoi soci a loro spese. Portando questa causa alla Corte, gli investitori chiedono di mantenere le promesse contrattuali e gli obblighi legali che hanno giurato di onorare».