ILSOLE24ORE.COM (G. DRAGONI) – Slitta nuovamente la vendita dell’As Roma. Non ci sarà oggi il perfezionamento della cessione del pacchetto di maggioranza, il cosiddetto closing del contratto, dalla Roma 2000 del gruppo Italpetroli (ormai in mano a Unicredit dopo l’estromissione della famiglia Sensi) alla cordata americana guidata da Thomas DiBenedetto, che ha come socio di minoranza la stessa Unicredit. Il nuovo patron di Totti e compagni chiede uno sconto sul prezzo. Le parti stanno ancora discutendo modifiche ai dettagli finanziari dell’operazione, il prezzo definitivo di cessione per il quale DiBenedetto ha chiesto uno sconto e l’importo della futura ricapitalizzazione della società di calcio, quindi non sono in grado di perfezionare il contratto, firmato il 15 aprile scorso a Boston, entro il termine del 31 luglio. Secondo fonti vicine alle parti, oggi verrà concordata una proroga dei termini per spostare il closing entro il mese di agosto e dare ossigeno ai negoziatori. Le parti assicurano: l’operazione si farà. Ma regna l’incertezza. Le parti assicurano che c’è l’intenzione di concludere e che l’operazione si farà, tuttavia i ripetuti rinvii alimentano l’incertezza sul futuro del club. La Roma potrebbe ancora trovarsi in mezzo al guado per quasi tutto il resto del calciomercato, che termina il 31 agosto. E anche alla prima partita di campionato, domenica 28 agosto, quando la Magica giocherà a Bologna, la situazione potrebbe non essere ancora risolta. Sul tavolo anche un ritocco all’insù della futura ricapitalizzazione. Secondo fonti finanziarie, nelle trattative tra gli avvocati di questi giorni sarebbe emerso l’orientamento di innalzare la futura ricapitalizzazione della Roma ad almeno 80 milioni di euro, rispetto ai 35 milioni previsti negli impegni contrattuali firmati a metà aprile. Con il nuovo accordo verrebbe anche ampliato l’impegno di Unicredit a finanziare la Roma. Nel contratto di aprile era previsto un impegno di Unicredit a prestare 40 milioni al club, 30 direttamente e 10 attraverso la società venditrice, Roma 2000, un impegno che la banca ha formalizzato il 22 luglio, con la firma dei contratti di finanziamento. Se le nuove intese saranno confermate, dovranno comunque essere formalizzate in accordi messi a punto dai legali. Il terzo punto di discussione riguarda il prezzo di vendita, circa 60 milioni per il pacchetto del 67% che Roma 2000 deve vendere alla società Neep Roma Holding, il veicolo dell’acquisizione controllato al 60% dalla DiBenedetto As Roma Llc (società americana con sede nel Delaware) e al 40% da Unicredit. Gli avvocati di DeBenedetto hanno chiesto uno sconto del prezzo per le perdite e altre passività maturate successivamente al 15 aprile. Assemblea degli azionisti in programma il 1° agosto. Per lunedì primo agosto è in programma l’assemblea degli azionisti della Roma a Trigoria per eleggere il nuovo consiglio di amministrazione, temporaneamente presieduto dall’avvocato Roberto Cappelli, ma senza il closing è possibile che vada a vuoto. Entro stasera un comunicato di Roma 2000 dovrebbe ufficializzare i nuovi termini della complessa vicenda, mentre tra i tifosi della Magica aumenta la suspence.