Giorgio Chiellini, difensore della Juventus, in uno stralcio di un’intervista al Corriere dello Sport racconta l’aneddoto relativo al suo mancato passaggio alla Roma, con la Juve che “in qualche modo” convinse Spinelli, presidente del Livorno, a cederlo ai bianconeri:
«Quando ero a Livorno, la Roma ha comprato la metà del mio cartellino ma poi ero rimasto sempre con gli amaranto, ho fatto solo un torneo di Viareggio con la Roma. Poi, nell’estate del 2004, ero sempre per metà della Roma ma si sapeva che i giallorossi avevano la campagna acquisti bloccata per la questione Mexes e quindi non potevano pagare cifre rilevanti in quella sessione di mercato. Il presidente del Livorno comunque si accordò con Sensi dicendo che io sarei andato lì e poi mi avrebbe pagato a gennaio tramite altri giocatori. Io ero contento perché, comunque, da Livorno alla Roma era un bel salto. Avevo parlato già con Baldini che era direttore sportivo, c’era Spalletti. Ma la mattina della conferenza stampa mi squilla il cellulare alle otto e mezzo del mattino, io ero ragazzo e dormivo, e sento “Buongiorno, c’è il presidente Spinelli, glielo passo”. Spinelli mi disse: “Vieni su a Milano che è successa una cosa, però te stai tranquillo, lo sai che io voglio il tuo bene” (e comunque con me si è sempre comportato bene). Aggiunse: “Ci sono le prime tre o quattro in Italia che ti vogliono, però vieni su che ci potrebbero essere delle novità”. Allora io ho preso la macchina, sono andato con la mia mamma a Milano e quando sono arrivato all’hotel c’era Baldini che stava ricoprendo di insulti il Livorno. Poi mi hanno portato in una stanza, con una doppia porta nel mezzo, hanno aperto e c’era la Juve. Lì ho capito che sarebbe cambiato il mio futuro. Questa è la storia vera del mio destino calcistico. Sliding doors…».