CORRIERE DELLO SPORT – R. BOCCARDELLI – Dice Pallotta riferendosi al lavoro di Andreazzoli: «Mi piace il lavoro che sta facendo, solo l’ultima partita contro il Palermo non l’ho capita». E c’è da giurare che almeno nei primi minuti di gioco al Barbera non l’abbia capita neanche il tecnico toscano, sorpreso, forse inorridito, sicuramente tradito dalla sua squadra nell’approccio così evidentemente sbagliato. Non solo l’approccio, tanto per tentare un’ultima spiegazione della non Roma di Palermo. Qualche scelta di Andreazzoli non è sembrata molto felice, prima fra tutte quella di Lamela esterno destro di centrocampo, costretto a rincorrere avversari quasi da terzino aggiunto mentre sull’altro versante Marquinho e Florenzi finivano spesso altissimi e tagliati fuori dal contropiede rosanero che trovava una squadra sbilanciata, lunghissima. (…)
ECCO IL DERBY – La Roma di Palermo? Le buscherebbe di brutto dai cugini che non aspettano altro. Ma dopo la figuraccia siciliana e con trequarti di stadio pronto a dare una mano, se meritata, i giocatori della Roma dovrebbero scendere in campo con ben altro piglio rispetto alla scampagnata nell’isola. Attenzione però, perchè la Lazio, con ben altra qualità e rendimento decisamente migliore, gioca un po’ come il Palermo del primo tempo (…)
RESETTARE – Dunque cancellare Palermo e riproporsi in una veste competitiva, vincente. E a nostro avviso il modo migliore di farlo sarebbe quello di rimettersi a quattro in difesa. E’ molto difficile che a questo punto della stagione Andreazzoli lo faccia, ma questa squadra resta, per caratteristiche dei suoi giocatori, un gruppo che potrebbe esprimersi al meglio proprio con il 4-2-3-1 di spallettiana memoria e che Andreazzoli conosce alla perfezione. Basta governare meglio le fasce, con giocatori dalle caratteristiche adatte. La difesa a tre con Burdisso centrale spesso viene bucata sulle fasce e spesso concede troppa profondità agli avversari per la propensione dell’argentino (notata anche da Zeman che infatti non lo gradiva) a schiacciarsi all’indietro. Così facendo la difesa offre profondità agli attaccanti avversari che possono cercare la posizione migliore senza temere il fuorigioco. Spesso la difesa giallorossa è andata in difficoltà proprio per questo tipo di non movimento dei tre, spesso non assistiti a dovere dai centrocampisti e dagli esterni. (…)
PIU’ PROBABILE – Ma è molto più probabile che Andreazzoli continui con il 3-4-2-1, confortato dal ritorno di Marquinhos (cifre alla mano il più insostituibile di tutti, se così si può dire) e di Pjanic dal primo minuto (…)