Totti ci stava pensando su da un po’, da quando ha capito che la sua capacità di incidere sarebbe rimasta sostanzialmente la stessa di prima. E cioè minima. Nonostante le parole e le promesse. Il progetto (apprezzabile) del nuovo Ceo giallorosso Guido Fienga era quello di creare un asse Totti-De Rossi, con Francesco direttore tecnico e Daniele vice-Ceo. In meno di un mese gli si è sgretolato tra le mani e proprio dalla conferenza di De Rossi anche Totti ha iniziato a ragionare sul suo futuro. Perché poi è successo che c’erano da fare delle scelte relative al nuovo allenatore e al d.s. e le soluzioni prospettate da lui (la conferma di Massara e i nomi di Conte prima e Gattuso poi per la panchina) non si sono concretizzate, seppur per motivi diversi. Così Totti ha iniziato a riflettere, facendosi delle domande. E i dubbi sono cresciuti. Fino all’intervista di Pallotta, dove si è sentito in parte preso in giro. L’intento del presidente, ovviamente, non era quello. Il risultato è stato però drammatico, soprattutto a causa dei continui riferimenti a Franco Baldini. Già, perché poi Totti lascia la Roma sostanzialmente anche e per questo: il fatto di non contare nelle scelte, al contrario invece di chi – secondo lui – lo ha costretto a smettere di giocare.Così Totti ha deciso, se è così meglio mettersi da parte. E per il suo addio non ha scelto Trigoria. Inizialmente aveva optato per l’Olimpico, per aprire anche i cancelli alla gente per un saluti finale. Ma i motivi di ordine pubblico gli hanno suggerito un’altra soluzione. Così è venuta fuori l’idea del salone d’Onore del Coni. In quanto campione del mondo 2006 e titolare del Collare d’oro (la massima onorificenza sportiva italiana), Totti ha diritto a questa opportunità. E poi bisognerà capire cosa farà Francesco Totti più avanti, una volta lasciata la Roma. Ieri il presidente della Figc Gabriele Gravina è stato chiaro: «Aspetto un cenno da parte sua, la Figc è la casa della memoria e della storia». Totti, così, sarà quasi sicuramente testimonial azzurro dell’Europeo 2020, possibile che decida di intraprendere anche la carriera televisiva, come commentatore Sky. E poi all’orizzonte ci sono tanti altri progetti: la corte del Qatar per renderlo ambasciatore del Mondiale, la serie tv e gli inviti in ogni parte del mondo
Fonte: Gazzetta dello Sport