CORRIERE DELLO SPORT – A. GHIACCI – Oltre all’undici “giovane” che scenderà in campo a Bergamo, la Roma ha in organico un altro paio di ragazzi ancora più giovani. (…)Romagnoli e Nico Lopez fanno parte del gruppo di piccoli gioielli giallorossi, due che abbassano ancora di più l’età media della rosa romanista.
Il problema è che Romagnoli e Lopez finora hanno giocato pochissimo e il dilemma sussiste: giusto così o forse sarebbe stato meglio mandarli a giocare con più continuità da qualche altra parte? Nel momento in cui una squadra incontra difficoltà è sempre difficile lanciare nuovi giovani: in certi casi sempre meglio affidarsi all’esperienza. Il problema è che la stagione è entrata ormai nella sua parte conclusiva e rischia di essere stata poco produttiva nel processo di crescita di Romagnoli e Lopez.
La Roma, su questo non c’è dubbio, sui due ragazzi punta molto: il centrale è un frutto del vivaio giallorosso ed è stato inserito in prima squadra direttamente dagli Allievi, l’attaccante è stato portato a Trigoria un anno fa dal direttore sportivo Sabatini e per poco in Uruguay non è scoppiato il caso diplomatico. Ma certo è che non possono bastare i 38 minuti giocati dai due (29 l’uruguaiano e 9 il difensore) per far sì che la crescita continui. Entrambi hanno esordito in prima squadra, e questo è sicuramente un passo avanti. Nico Lopez ha anche trovato il primo gol tra i grandi, e anche questo è uno step. Ma poi poco o nulla, e allora ecco che i due non hanno mai potuto trovare né ritmo partita né esperienza sui campi di serie A.
La scelta della Roma si rivelerà giusta se l’anno prossimo i due saranno di nuovo inseriti in pianta stabile in prima squadra, con la possibilità di trovare maggiore spazio. Altrimenti, nel caso in cui saranno mandati in prestito, questa stagione risulterà pressoché buttata. (…)