Consiglio Regionale, Audizione sul nuovo stadio: Berdini: “Progetto non positivo per la...

Consiglio Regionale, Audizione sul nuovo stadio: Berdini: “Progetto non positivo per la città, arricchirà solo qualcuno. Entro 90 giorni la conferma della pubblica utilità” (FOTO VIDEO)

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E’ iniziata l’audizione presso il Consiglio Regionale del Lazio sul nuovo stadio della Roma. L’assessore all’Urbanistica comunale Paolo Berdini, Michele Civita assessore all’Urbanistica della Regione Lazio risponderanno alle domande dei consiglieri. 

Presenti anche Annamaria Graziano (Direttore del Dipartimento di Programmazione e attuazione urbanistica di Roma capitale) e Manuela Manetti (Direttore regionale politiche territorio Mobilità e urbanistica).

Francesco Storace, dopo aver fatto risuonare in sala le note di “Grazie Roma” ha dichiarato ai cronisti: “Questa è una riunione per romanisti”

Paolo Berdini prende la parola: “Non so dove i consiglieri regionali abbiano potuto vedere mie conferenze stampa, io sono stato molto riservato, racconto ora la posizione dell’Assessorato. Spero che accettiate il mio ragionamento di coerenza. Tolgo alcuni bastoni rispetto al cammino che mi aspetta in questi 10 minuti. La variazione urbanistica c’è, non sono io a portarla. E’ un progetto che non considero positivo. Sono ben convinto che se la Roma avesse scelto un’altra zona, una zona abitata, io ne sarei stato molto felice. Lì i bambini non possono andare a giocare a calcio. L’area di Tor di Valle è accessibile solo tramite mezzi carrabili. Siamo a favore dello Stadio della Roma, ma molto meno felici su come è stata scelta l’area. Lo straordinario regalo che fa la Roma alla città diminuisce mano a mano che si leggono le carte. Io sono stato abituato in questi anni a sentirne di tutti i colori, mi hanno sempre alzato il cartellino rosso. La Sapienza ha fatto benissimo, ma io vorrei vederli in faccia quando dicono che può essere una molla per Roma, guardate il caso della Bufalotta, di cui si diceva che avrebbe risollevato Roma. Ci andrei molto cauto che questa opera porti benefici alle casse del Comune di Roma, porterà benefici alle casse di qualcuno. Come mai Roma ha 13,5 miliardi di deficit se il futuro è sempre straordinario? Se lo Stato volesse l’amministrazione capitolina potrebbe andare nel baratro. La Regione Lazio è stata molto generosa con la Roma, che non ha consegnato i documenti il 3 novembre del 2016, ma potrà consegnare i documenti fino al 30 novembre. Noi dovremmo andare in consiglio comunale in 16 giorni di istruttoria. Ci sono richieste molto pesanti da parte dei nostri uffici. Si dice che questa Giunta dice sempre no, ma non è vero. Nello specchietto del conto economico presentato dalla Roma c’è un sistema di smaltimento delle acque piovane che costa al Comune 9,6 milioni. Saranno costruite delle idrovore, che saranno gestite per l’eternità dal Comune di Roma. La pioggia scende copiosa, dove è l’interesse pubblico in questa cosa? Questa opera va fatta pagare alla Roma, la deve gestire da qua all’eternità, noi non siamo disposti a farlo. Noi questa idrovora non ce la prendiamo in carico. Togliendo 9,6 milioni di euro togliamo una parte delle torri. E’ stata conclusa la conferenza dei servizi del Ponte dei Congressi. Per questo ponte spendiamo 140 milioni di euro, mi chiedo se sia sostenibile per una città fare un progetto importante che sta a circa ad 800 metri sulla linea della Via del Mare e fare un altro ponte duplicato. O si utilizza il Ponte dei Congressi o è un problema della Roma, non è nostro. Togliamo 42 milioni del ponte e 48 milioni dello svincolo della Roma-Fiumicino. Sono 90 milioni di euro tolti. Almeno la metà degli utenti che arriva allo stadio deve arrivare su ferro. Il prolungamento della metro B è assolutamente deleterio dal punto di vista del funzionamento infrastrutturale. Per andare a lavoro all’Eur aumento di 3 volte i tempi di concorrenza. E’ possibile sfioccare una metropolitana per 1-2-3 partite di calcio? Ci sono i documenti dei nostri uffici, questa cosa non si può fare. Cade quindi un altro pilastro da 54 milioni. Come ci arriviamo a questo stadio? Se noi portiamo a questa città la ristrutturazione della Roma-Lido sono d’accordo. Facciamo il ponte subito. Trasformiamola in metro. Se non c’è questa si cancella una delle condizioni principali dello Stadio della Roma, anzi lo stadio e i tre grattacieli. Parliamo di 400 milioni per la messa in sicurezza e la trasformazione in metropolitana. Abbiamo tolto un bel pacchetto di soldi per far crescere le volumetrie delle torri. Ogni euro è sacro se tolto dalle tasche dei cittadini. L’Atac ha dato in appalto la trasformazione della stazione di Tor di Valle. Nel progetto c’è una nuova fermata che costa all’erario 13 milioni. Non mi sento di reggere l’impatto di queste cifre. Noi stiamo ristrutturando qualcosa, poi la demoliamo per fare qualcosa di nuovo che ci costa 13 milioni”.

Antonio Aurigemma (FI), Vice Presidente Commissione Politiche sociali e salute: “Nell’ultima seduta della Conferenza dei Servizi l’incaricato del Comune è stato smentito da lei stesso assessore Berdini. Questa è l’unica opera importante rimasta dopo il no alle Olimpiadi e tutti gli altri no. Vogliamo capire cosa volete fare.

Adriano Palozzi (FI), Vice Presidente Commissione Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica: “Lo Stadio della Roma è un’infrastruttura importantissima per tutta la città di Roma. E’ una fase complicata per la città e questa può essere una forma di grande rilancio sportivo ed economico della città di Roma. E’ un volano importante per le altre società anche. Ci lascia un po’ perplessi il fatto di non aver capito la posizione del Comune di Roma, qualcuno dice sì, altri no, altri forse, altri sì ma leviamo una torre, altri tutte le torri. Così diventa una barzelletta, ma è una cosa molto seria, vogliamo avere posizioni chiare per far capire a questa commissione qual è lo stato attuale e vedere dove il Comune vuole andare a parare”.

Fabio De Lillo (Cuori Italiani): “Il consumo del territorio della nostra città ritengo vada anche utilizzato dai cittadini di Roma, hanno il diritto di frequentare tutte le zone di Roma con massima accessibilità e sicurezza. C’è un assoluto degrado e un’assoluta insicurezza in quei luoghi. Lei assessore ha chiarito un pensiero ben chiaro da tempo, ci ha detto che è contrario a tutto ciò che ha sottolineato, ma in realtà il progetto è ormai realizzato. Spesso è capitato di accettare progetti che arrivano da amministrazioni precedenti. Ma questo progetto, con la conferenza dei servizi è determinato, è finito e realizzato”.

Francesco Storace (La Destra): “L’assessore Berdini non credo che parli a titolo personale, parla per la Giunta. Il problema è quindi serio. Lei oggi ci ha detto che lo stadio non si fa sostanzialmente, non credo che i proponenti possano accettare queste condizioni. Il Comune deve valutare se ci sia un beneficio per la città o meno e se c’è un beneficio spendere dei soldi o meno. Non è che se qualcosa costa non bisogna farlo. Nella sua relazione non ho trovato neanche uno spunto positivo sul progetto. Qui tutto è negativo. Voi avete approvato in Giunta un cronoprogramma o sbaglio? C’era scritto che il 16 novembre la variante andava portata in Giunta. La legge prevede modifiche strettamente necessarie in Conferenza dei Servizi“.

Riprende la parola Paolo Berdini:Ho messo alcune argomentazioni concrete sul campo, fatte da me sulla base di pareri regionali, di fronte a ciò ci si diverte da matti e voi dite che ho detto no allo stadio. Fate come volete. Lo ripeto, l’amministrazione comunale è favorevole alla realizzazione dello stadio, sarà difficile ritornare a zero nel procedimento. La localizzazione è stata scelta unilateralmente dal privato. Il fatto di pagare delle opere pubbliche con delle volumetrie è abbastanza discutibile. Il ponte sul Tevere è già in appalto (si andrà in Primavera), sarà legittimo o no dire che quel ponte già c’è? Sarà legittimo non avere due ponti a distanza di un chilometro? E’ legittimo dire che la metro B non si può sfioccare alla Magliana? Visto che cadono due pilastri infrastrutturali che tenevano lo stadio dobbiamo ingoiare tutto? Perché mi avete chiamato in audizione? Se dobbiamo ingoiare lo stadio con tre torri da un milione di metri cubi che mi avete chiamato a fare? Che facciamo noi, cancelliamo gli uffici a Bufalotta e poi regalo degli uffici a Tor di Valle? E’ coerente questo ragionamento? E’ un fatto di urbanistica. Sembra incredibile, ma dal cronoprogramma noi dobbiamo portare in giunta una variante senza avere i documenti definitivi. E’ questo il ruolo del Comune? Portare un qualcosa il 16 novembre con i documenti che arrivano il 30 novembre? In quella zona ci sono 63mila metri quadrati di cemento e tutto ciò non è sufficiente per costruire lo stadio? Allo Juventus Stadium o alla Dacia Arena ci sono i grattacieli vicino? Il piano regolatore prevede 63mila metri quadrati, con lo stadio che occupa 53 mila metri quadrati. Quindi ci sono altri 10mila metri quadrati da destinare a negozi e altro. Sui giornali c’è un tritacarne, ognuno esce come gli pare. Io ho proposto che a Roma venga realizzato uno stadio che dal punto di vista naturalistico è straordinariamente bella. Ho proposto questa soluzione con 10mila metri quadrati commerciali, sarebbe una cosa straordinaria. Abbiamo la sicurezza che una società seria come la Roma accetterà un punto di vista differente. E’ una macchina scellerata quella di realizzare cemento dopo la costruzione di opere pubbliche. La mala-urbanistica ha portato 13,5 miliardi di debiti. Vogliamo uno stadio in un’area ambientalmente sana, che resti per sempre. Vi ringrazio. Noi entro 90 giorni a partire dal 3 di novembre andiamo in consiglio per la conferma o meno di interesse pubblico. Lo faremo con assoluta trasparenza“.

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