Il Consiglio federale ha approvato l’impianto di norme relative alle licenze nazionali presentato dal presidente federale Gabriele Gravina. Per l’iscrizione ai prossimi campionati bisognerà rispettare l’indice di liquidità, fino alla scorsa sessione di mercato vincolante per la compravendita dei calciatori. I club di Serie A avranno un parametro di 0,5 nel rapporto tra ricavi e costi di gestione all’interno dei 12 mesi. Partita persa, dunque, per i consiglieri Lotito e Marotta che avrebbero voluto abbassare la quota almeno di un altro decimale. Il Consiglio Federale è rimasto fermo suoi propri propositi, anche perché il vincolo di accesso ai campionati per Lega B e Lega Pro ha un coefficiente di 0,7 sulla proiezione di bilancio. «É un indice di liquidità ammissivo a 0,5 Serie A con soli due correttivi che sono quelli storici – sottolinea il presidente della Figc Gabriele Gravina – senza ulteriori variazioni richieste dalla Serie A. I correttivi tengono conto sia della parte relativa al patrimonio, sia di quella relativa al rapporto costi-ricavi del mondo lavoro allargato».
Non è stata accolta dunque l’ultima richiesta della Serie A arrivata sotto forma di lettera nella serata di lunedì in cui si chiedeva un indice di liquidità a 0,4 con correttivi ritenuti inaccettabili dalla federazione, oppure di rendere l’indicatore ammissivo ma dalla stagione 2023-24 e non dalla prossima. «L’opposizione della Serie A deve portare a qualche riflessione – sottolinea ancora il presidente Gravina – se poi le votazioni in consiglio finiscono sempre 18-3. Non possiamo dire cambiamo il calcio per poi confermare così com’è lo status delle cose: dobbiamo accelerare per un percorso di riforma».
Lotito spiega la posizione dei club: «L’indice di liquidità è un elemento importante, ma serve un combinato disposto di fattori per evitare il paradosso delle società con un indice a posto ma milioni di debiti. Abbiamo bisogno di un sistema che obblighi i club a intraprendere un percorso virtuoso e non del “qui comando io e decido io” (chiaro riferimento a Gravina)».
Come scrive il Tempo, il Consiglio federale di ieri è stato caratterizzato da una decisione storica: dal prossimo primo lugli oil calcio femminile diventerà professionistico. Anche qui, la Lega Serie A ha provato a porre resistenza senza ottenere effetti: Gravina ha vinto su tutta la linea