Cosa può imparare la Roma dal match col Bayer Leverkusen?

Cosa può imparare la Roma dal match col Bayer Leverkusen?

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Europa League : Roma-Bayer Leverkusen

De Rossi, al termine del match col Bayer Leverkusen avvenuto a inizio maggio, ha detto che si aspettava i cambi di formazione che sono avvenuti ma che non si aspettava il livello di fluidità e qualità del gioco li presentato. Pur senza Boniface e Schick, due dei giocatori più promettenti della squadra tedesca, il piccolo club è riuscito a mostrare una solidità e una compattezza del gioco invidiabile, con buona pace per i giallo rossi invece.

Gli appassionati di quote serie A punteranno in maniera diversa i propri soldi durante il corso della partita di ritorno, proprio perché questa partita ha mostrato una certa distanza nelle metodologie con cui si concepisce il gioco del calcio. Se da una parte troviamo De Rossi che ha pregato il ritorno in campo di giocatori considerati “chiave” come Smalling e Lukaku, dall’altra troviamo una squadra che invece ha deciso di giocare con giocatori “di seconda fascia” ma che sono risultati più funzionali alle strategie messe in piedi dall’allenatore del caso.

Cosa vuol dire davvero leggere una partita?

Se c’è una cosa che è sembrata subito, una volta scaduto il novantesimo minuto, è quanta distanza effettivamente ci sia in termini di prestazioni tra lo scegliere i giocatori e il costruire la partita intorno a loro. Nonostante le assenze “celebri”, quello che è successo è che il buon Xabi Alonso ha selezionato appositamente alcuni giocatori per cercare di amplificare le debolezze tecniche e strutturali della squadra capitolina.

Questa “fluidità”, inoltre, non era soltanto nella costruzione della formazione ma anche nell’attuazione di un piano di gioco. Durante il corso della partita, infatti, la squadra di De Rossi ha cercato di seguire in maniera rigida l’orientamento sulle marcature senza snaturare le proprio posizioni sul campo, cosa che invece non è stata fatta dai tedeschi e che anzi, è stata sfruttata a loro vantaggio a più riprese.

A causa delle rotazioni continue, dei gol rapidamente presi e del difficile livello di lettura del gioco del Bayer, la Roma è stata rapidamente presa dal nervosismo: Karsdorp, ad esempio, ha risposto in maniera sarcastica ai fischi che fioccavano dagli spalti e in un più occasioni ci sono stati diverbi e percezione errate tra i giocatori, con un gioco collettivo poco efficace e che non previsto dai tecnici.

C’è ancora tempo per correre ai ripari

Una volta guadagnato il vantaggio il Bayer ha scelto direttamente di percorrere la strada difensiva per vincere la partita, abbassando quanto possibile il baricentro della partita e facendo in modo di lasciare soltanto alle conduzioni individuali o ai lanci lunghi la possibilità di arrivare nelle vicinanze della porta.

Il Bayer ha cercato di compattare quanto possibile la linea sotto la palla, andando a svuotare il centrocampo e proponendo poche manovre offensive utili ai giocatori della Roma, sostanzialmente stallando il gioco a favore di un’aggressività limitata. Non c’è stato Dybala che tenga, anche se è bene ricordarlo che c’è ancora una partita di ritorno da giocare e che non è detto che vengano prese le giuste misure per cercare di trasformare questa in un successo di qualche tipo; non resta che tenere d’occhio i pronostici sui siti scommesse come Betfair per prepararsi ad altro grande calcio.

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