Non credevo che dopo la mia nomina a Advisor per le strategie di comunicazione della A.S. Roma ci fossero ovunque insegnanti di comunicazione – scrive Maurizio Costanzo sul Corriere dello Sport – Pensare che il sottoscritto inutilmente per 17 anni ha insegnato alla Sapienza di Roma proprio alla Facoltà di Scienze della Comunicazione.
Qualcuno scrive che mi occuperò di radio. Sì, è vero nel senso che cercherò di avere un rapporto con questa realtà indiscutibile che sono le radio che a Roma si occupano di calcio. Si scrive anche che la radio ufficiale potrebbe chiudere. Lo apprendo adesso. Mi auguro che non sia vero e mi auguro ugualmente che la Roma abbia una propria radio ufficiale. Ma quel che più m’interessa dire in questi primi Pensieri Giallorossi è che il mio pensiero riguardo la tifoseria e il rapporto con la medesima.
Vorrei trovare il tifoso più anziano della Roma, vorrei trovare una famiglia tutta romanista e altre iniziative sempre rivolte alla tifoseria. Perché a mio parere la squadra è importante, è essenziale, ma lo è altrettanto la tifoseria. Senza squadra i tifosi non sanno cosa fare, ma senza tifosi anche la squadra non sa cosa fare.