Riduzione della quarantena, un solo tampone per definire l’eventuale negativizzazione. Il CTS detta nuove regole per la gestione del protocollo sanitario anti-covid, che il governo recepirà nel nuovo DPCM in arrivo già nelle prossime ore. Come riferisce l’ANSA, “in coerenza con le linee guida internazionali e adottando il principio di massima cautela, sottolinea l’esigenza – è detto in un comunicato – di aggiornare il percorso diagnostico per l’identificazione dei casi positivi, così come la tempestiva restituzione al contesto sociale dei soggetti diagnosticamente guariti”.
Queste le variazioni:
1) CASI POSITIVI ASINTOMATICI Diagnosi: confermata da test molecolare positivo Isolamento: 10 giorni + tampone molecolare unico a fine quarantena
2) CASI POSITIVI SINTOMATICI Diagnosi: confermata da test molecolare positivo Isolamento: almeno 10 giorni (dei quali obbligatoriamente gli ultimi 3 in completa assenza di sintomi) + tampone molecolare unico a fine quarantena
3) CASI POSITIVI ASINTOMATICI CHE NON SI NEGATIVIZZANO DOPO 21 GIORNI Diagnosi: confermata da test molecolare positivo Isolamento: almeno 21 giorni, con riscontro di positività al test molecolare effettuato al 10 e 17 giorno (nei casi asintomatici l’isolamento si interrompe comunque al 21 giorno in quanto le evidenze disponibili non documentano alcun caso di presenza di virus competente per la replicazione)
4) CONTATTI STRETTI Isolamento fiduciario: 10 giorni + tampone antigenico rapido o molecolare.