IL MESSAGGERO (S. CARINA) – L’Atalanta nel cuore e nel destino. Perché se il recente passato, quello che gli ha permesso di rilanciarsi è targato Bergamo, anche il primo gol in serie A di Cristante assume connotati nerazzurri. Sei gennaio del 2014: debutto a San Siro, proprio contro l’Atalanta. Il Milan già vince in scioltezza con la doppietta di Kakà quando al 67’ Cristante calcia da fuori aerea. Palla sul palo e poi gol. Lunedì, proprio contro la squadra di Gasperini, Cristante potrebbe vivere un altro debutto casalingo, questa volta con la Roma. Il condizionale è d’obbligo perché Bryan corre con Pellegrini per una maglia da titolare. Ma tant’è, l’emozione è forte: «E io non vedo l’ora di gustarmi i tifosi della Roma. Per fortuna siamo partiti bene. A Torino abbiamo dovuto sudare per vincere, stiamo imparando a giocare insieme. Mi sto ambientando, il fatto di far parte del gruppo dall’inizio mi ha aiutato. E ora che si inizia a giocare tutto sarà ancora più semplice». Sul suo conto, Di Francesco ha tenuto a precisare come sia una mezzala, diversificandolo da Pastore (ieri provato esterno alto a sinistra nel tridente con Dzeko e Under), e dunque arretrando – almeno apparentemente – il raggio d’azione che aveva con Gasperini. Al quale deve molto: «È stato fondamentale. Lunedì sono pronto a ritrovare degli amici. Il giocatore da tenere d’occhio è sicuramente Gomez. Lì davanti, se sta bene, può mettere in difficoltà chiunque». Dal campo: Nzonzi sarà convocato, oggi Perotti torna in gruppo.