“È mio padre e non c’è bisogno di dire quanto abbia influito profondamente sulla mia carriera. È importante vedere come giocano gli altri portieri, anche se magari non li incontrerai mai, ma avere qualcuno che può aiutarti e influenzarti quotidianamente è decisamente utile”. Così Wojciech Szczęsny parla del padre Maciej, ex portiere polacco che ha smesso di giocare appena 15 anni fa.
Per lui spende parole di elogio, ma con una precisazione: “E’ bene imparare da chi ha giocato 20 anni fa, sì, ma bisogna essere cauti. Questo perché il ruolo è cambiato molto negli ultimi anni. Mio padre giocava in un periodo in cui il portiere poteva ancora prendere con le mani il retropassaggio del difensore”.
La top five si completa con i nomi di Peter Schmeichel (primo della lista), Andreas Kopke, Edwin Van der Saar e Manuel Neuer.
