Da due anni il Covid è entrato nelle nostre vite da quasi due anni e ha sconvolto ogni ambito. In questo periodo sono stati presi molti provvedimenti, si è passati dagli stadi chiusi al 75%, per poi tornare al 50% e si spera di tornare alla normalità. Il problema è scrivere la data del ritorno al 100%. Ieri è stato di fatto ufficializzato il ritorno al 75% all’aperto (e al 60% al chiuso).
Come scrive la Gazzetta dello Sport, il ministro della Salute è giunto alla conclusione che in questo quadro epidemiologico gli stadi non possano non seguire il percorso di riaperture che il governo ha pianificato per tutto il paese. Ci sono due ipotesi per il ritorno al 100% allo stadio: la prima, ripartire a pieno regime il weekend del 19-20 marzo; la seconda, è che il 100% torni nella sfida di Palermo con la Macedonia del Nord del 24 marzo. Uno stadio a capienza piena in Italia manca dal 29 febbraio 2020, poi le porte chiuse, gli Europei al 25%, poi il 50%, 75%, ancora 50%, con le due giornate con 5 mila spettatori. Si muove qualcosa anche sul famoso tavolo calcio-governo per i ristori.