Che cosa non ha veramente funzionato tra la Roma e Monchi, il direttore sportivo che si era presentato come un “re Mida” e che alla fine ha abbandonato tutto e tutti nel momento peggiore della stagione? Alla luce della sua sesta vittoria in Europa League sarebbe del tutto sbagliato definirlo un brocco, come qualcuno nella Capitale lo ha definito, però nella sua gestione giallorossa non si possono certo spendere grandi parole.
Come scrive il Messaggero, era riuscito a portare la società in semifinale di Champions League, ma poi necessità di vendere e alcune trattative fallite si sono rivelate il suo capolinea, la fine di ogni sogno. Per questo non si capisce se la colpa sia sua, di un ambiente romano troppo pesante e pressante o di una serie di coincidenze che hanno giocato contro di lui. Eppure nella sua comfort zone a Siviglia in questa stagione partendo da zero ha scelto l’allenatore, ha comprato una decina di giocatori e ha vinto un altro trofeo. Di pazienza forse ne serviva di più a Roma, vedi i profili di Luis Enrique e Rudi Garcia, però alle volte non si limita tutto solo a quello.