Dal Faraone ad Abraham, tre schiaffi allo Zorya. Ma Mou soffre il...

Dal Faraone ad Abraham, tre schiaffi allo Zorya. Ma Mou soffre il derby

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Se lo Zorya Luhansk doveva essere il ricostituente dopo le malinconie del derby, il compito è stato svolto alla perfezione. La Roma, blindando il primo posto nel proprio girone di Conference League, vince senza soffrire in Ucraina grazie a uno 0-3 santificato dalle reti di El Shaarawy, Smalling e Abraham. Tra cose positive, poi, Mourinho può annoverare anche la facilità ad andare in porta che la Roma sta mostrando, in Europa in particolare (13 gol segnati in 4 partite) e tutto sommato anche in generale, visto che le reti ora sono 25 in 10 gare complessive.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, certo, come si supponeva, il livello tecnico della neonata Conference League al momento è modesto, ma la Roma sta dimostrando personalità finora nel ricoprire – insieme al Tottenham – il ruolo di favorita della manifestazione. Ma che il k.o. contro la Lazio gli resti nella testa, lo rivela Mou nel dopo partita. «Sono soddisfatto della prova contro lo Zorya – spiega –. Il risultato è quello che conta. Domenica abbiamo dominato quella che sembrava una squadra piccola e alla fine abbiamo perso. È importante avere 6 punti. Ce ne mancano 5-6 per qualificarci». Molto bene Darboe, che in avvio, a sorpresa, relega in panchina Diawara e Villar. Da sottolineare, poi, il totale declino di fiducia in Reynolds, visto che sulla fascia destra lo Special One preferisce adattare Ibanez piuttosto che puntare sul giovane statunitense.

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