Il Romanista (V. Valeri) – La prossima Roma, oltre a essere una squadra sostanzialmente under 25, potrebbe anche diventare una squadra di “piccoletti”. Giocatori brevilinei, scattanti, bravi a districarsi in un fazzoletto d’erba, proprio come vuole Luis Enrique e come detta la filosofia calcistica del Barcellona: Xavi, Iniesta, Dani Alves, Villa e Messi non sono propriamente degli spilungoni.
E allora ecco che per il centrocampo giallorosso si fa calda l’ipotesi che porta a Xherdan Shaqiri, esterno sinistro offensivo del Basilea, classe 1991 e appena un metro e 70 d’altezza. Un
ragazzo con il quale la Magica ha già avuto il dispiacere di fare conoscenza, avendo segnato il 2-3 nel match del 3 novembre scorso, valido per il girone eliminatorio di Champions League. In quell’occasione, il numero 17 della formazione elvetica punì Julio Sergio all’ ’83 con un tiro ravvicinato di sinistro, dopo che lo stesso portiere brasiliano aveva respinto una conclusione di Huggel. Di lui si è cominciato a parlare un paio di settimane fa, ma è probabile che l’interesse sia nato durante quella partita. Ulisse Savini, che insieme a Franco Moretti si occupa della procura di Xherdan, ammette i contatti: «Con Sabatini abbiamo parlato di lui – ha dichiarato a ForzaRoma.info – , ma per ora siamo solo ai livelli di una chiacchierata.
Quando, però, ho informato il ragazzo dell’interesse romanista, si è detto entusiasta all’idea di cimentarsi in un contesto come quello di Roma». Sky Sport nella mattinata di ieri ha addirittura fatto trapelare che un’offerta già ci sarebbe stata: 6 milioni. Savini crede sia congrua: «Il suo valore oscilla dai 6 ai 10 milioni – ha confermato – , ma dipende dalle richieste del Basilea».
SULLE ORME DI BEHRAMI
Come l’ex Lazio e West Ham Valon Behrami, anche Xherdan Shaqiri è un talento che proviene dai Balcani ed è stato cresciuto e coccolato dalla Svizzera. Nato il 10 ottobre di 19 anni fa in Jugoslavia, nella città di Gnjilane che ora appartiene al Kosovo, l’esterno naturalizzato svizzero ha conosciuto ben presto la vita del migrante. Fortunatamente il calcio lo ha appassionato da subito, cosicché a 8 anni inizia a divertirsi con l’SV August. Lì rimane due anni, poi il Basilea lo sceglie per far parte delle giovanili, dove ben si comporta. Nel 2007 viene nominato miglior giocatore della Nike Cup dedicata agli Under 15 e le attenzioni di molti talent scout europei si concentrano su di lui. Piede sinistro delicato, veloce, naturalmente portato a spostarsi da una fascia all’altra del campo, una discreta capacità di far gol anche da grandi distanze. Le lusinghe di diversi club, però, non lo toccano. Shaqiri disputa due campionati con la formazione Under 21 del Basilea, segnando 8 gol in 19 gare. Alla fine di questa esperienza, la società gli propone un contratto da professionista fino al gennaio 2011, prolungato di recente fino al 2014.
CHAMPIONS E NAZIONALE
L’ascesa del talentino di origini albanesi è irrefrenabile, è chiaro a tutti che ha le qualità giuste per farsi spazio e così l’allenatore della prima squadra, Thorsten Fink, lo porta con
sé nel ritiro estivo del 2009. L’esordio nell’Axpo Super League è datato 12 luglio, sconfitta in casa del San Gallo: Xherdan rileva Valentin Stocker al 62’. Quattro mesi, dopo aver brillato
in tutte le giovanili, Shaqiri viene schierato titolare per la prima volta nell’Under 21 di Pierluigi Tami, ticinese, nel match di qualificazione agli Europei di quest’anno contro la Turchia. A soli 18 anni, quindi, il mancino che esulta alla Gerrard viene proiettato in un progetto nazionale molto ambizioso, che in questi giorni sta cogliendo i suoi primi frutti; gli elvetici, infatti, hanno stravinto il girone A con tre vittorie su tre. Shaqiri ha segnato all’esordio il gol decisivo ai danni della Danimarca, padrona di casa e proprio ieri sera ha affrontato la Repubblica Ceca in semifinale. Una vera e propria consacrazione per Xherdan, che fa parte anche della selezione maggiore, con la quale ha disputato già 11 match e segnato il primo gol ufficiale, tra l’altro contro l’Inghilterra. Una rete inutile – i rossi hanno perso – ma bellissima: un sinistro da oltre 20 metri indirizzato sotto all’incrocio dei pali. Non abbiamo dubbi sul fatto che Shaqiri, alla fine dell’avventura danese con l’Under 21, sarà immediatamente riabbracciato dal tedesco Hitzfeld, ct dal 2008 e con un contratto che scadrà solo dopo i Mondiali in Brasile.
LA ROMA NEL MIRINO
Come detto, secondo alcuni Sabatini avrebbe già formulato un’offerta ufficiale ai vertici del Basilea e che l’agente del ragazzo ha garantito essere congrua. Ora starà a Fink e alla dirigenza rossoblù valutare l’opportunità o meno di privarsi di un 19enne così talentuoso. Il suo è un destino segnato e frenarlo sarebbe controproducente: così come successo a Behrami, Derdyok e Kuzmanovic, per spiccare il volo è necessario allargare i propri orizzonti e varcare i confini svizzeri, a caccia di palcoscenici più prestigiosi. Ce la farà Xherdan a superare eventuali paure? Non sembra, dal modo in cui gioca e punta gli avversari, che possa averne molte. Il 4-3-3 di Luis Enrique lo aspetta e sembra stargli a pennello, come valida alternativa agli esterni d’attacco.