Daspo per fumogeno a tifoso della Roma, il GIP rimuove l’obbligo di...

Daspo per fumogeno a tifoso della Roma, il GIP rimuove l’obbligo di firma: “Misure del prefetto pesantemente discriminatorie e immotivatamente punitive”

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Si apre un varco giurisprudenziale e un fronte di discussione sul tema delle curve, in merito alle misure restrittive adottate dal Prefetto di Roma nei confronti dei tifosi di Roma e Lazio.

Nella fattispecie, un supporter giallorosso – difeso dall’avvocato Lorenzo Contucci – è stato recentemente raggiunto dal provvedimento del Daspo di 5 anni con l’obbligo di presentarsi in commissariato per firmare prima e dopo le partite della Roma, per aver acceso un fumogeno prima della gara dei capitolini contro il Sassuolo il 20 Settembre scorso fuori dallo stadio, nel corso di una protesta contro le norme attuate dalle forze dell’ordine nei confronti dei tifosi.

Come riporta il portale l’ultimaribattuta.it il GIP, letta l’istanza ha deciso subito di non convalidare le firme al supporter romanista, giudicando tale richiesta e soprattutto le misure adottate dal prefetto “pesantemente discriminatorie ed immotivatamente punitive, specie nei confronti degli spettatori che si sono premuniti, affrontando la relativa spesa, dell’abbonamento annuale per assistere alle partite casalinghe dalle postazioni destinate ad essere materialmente soppresse all’esito della realizzazione delle strutture divisorie”.

Il giudice per le indagini preliminari, sul caso specifico, si è poi espresso sostenendo come “il nutrito gruppo dei tifosi romanisti si è limitato a non accedere all’interno dello stadio e a stazionare nelle aree esterne per tutta la durata dell’incontro allo scopo di esprimere simbolicamente la propria posizione critica e il comportamento del tifoso in questione non presenta affatto estremi di gravità (è stato soltanto acceso un fumogeno n.d.r.) tali da fondare una valutazione talmente allarmante del soggetto e da giustificare l’asprezza della misura preventiva richiesta”.

Nessuna firma, dunque, per il tifoso romanista che invece, per poter accedere allo stadio, dovrà fare ricorso al TAR che, eventualmente, si pronuncerà sulla cancellazione del Daspo.
Ma la decisione del giudice, che ha ritenuto inoltre le misure “eccessive non solo per i c.d. ambienti degli ultrà, ma anche per la società civile”, rappresenta una vittoria importante sia per il legale Lorenzo Contucci che per i tifosi in generale.

fonte: lultimaribattuta.it – VAI ALL’ARTICOLO ORIGINALE

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