IL MESSAGGERO (S. CARINA) – Non avrà emozionato come nell’intervista rilasciata qualche giorno fa a Bonolis, ma l’analisi di De Rossi nel post-gara di ieri fotografa perfettamente il momento che sta vivendo la Roma: «Abbiamo fatto una buona partita contro una squadra forte con giocatori eccezionali che fanno girare bene la palla e ti fanno sembrare sotto tono fisicamente. Probabilmente c’è mancato l’ultimo passaggio, non era facile contro una difesa molto alta. Siamo stati puniti da un gran gol e poi è diventato tutto difficile». La stagione, nonostante manchi ancora un mese al rompete le righe, sembra già finita: «E’ difficile – spiega – vediamo allontanarsi tutti gli obiettivi che avevamo. Per la Coppa Italia ci proveremo, siamo andati già altre volte a vincere a Milano». Prova a difendere Vucinic: «Contro il Palermo non ha giocato male ma ha sbagliato un gol clamoroso. Anche oggi ha corso molto e ha sbagliato una rete simile. Può succedere. Ricordiamoci le volte che si è inventato azioni da solo o dei gol dal nulla. Non è che adesso il problema è Vucinic». Si è giocato in uno stadio – presente in tribuna il ct Prandelli – con molti spazi desolatamente vuoti: «Dipende dai risultati negativi e da tutto quello che succede intorno – ha aggiunto De Rossi – La Roma è di fronte a una svolta storica e noi ce ne sentiamo protagonisti. Sono 2 anni che viviamo la storia del passaggio di proprietà e non può essere un alibi. Il clima allo stadio? Dispiace, anche se non è facile rimanere indifferenti. Flessione? I risultati dicono di sì. Con 15 punti rischiamo anche di andare in Champions League, ma dipende da quello che fanno Lazio e Udinese che forse meritano più di noi».