De Rossi: “Champions, io ci credo”

De Rossi: “Champions, io ci credo”

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CORRIERE DELLO SPORT – S’è fatto pure male, Da­niele De Rossi. Forse per rendere meno amara la mancata convoca­zione da parte di Cesare Prandelli che, causa motivi disciplinari, que­sta volta lo ha lasciato a casa in vi­sta delle due partite contro Slove­nia (valida per il girone di qualifi­cazione europeo) e Ucraina ( ami­chevole). Babacar, appena sceso in campo, gli è entrato dritto con i tac­chetti sulla caviglia sinistra, anzi proprio sul tendine d’achille che da qualche giorno gli procurava un certo fastidio. E’ sta­to costretto a uscire e sedersi in panchi­na quando mancava pochissimo al termi­ne del recupero del secondo tempo. A caldo, la prognosi non mette in dubbio il recupero alla ri­presa del campiona­to, quando all’Olim­pico si presenterà la Juventus in una sfi­da che per i giallo­rossi avrà solo un ri­sultato possibile per poter continuare a coltivare l’ambizio­ne di tornare anche la prossima stagione in Champions League.

PARTITA – A Firenze Montella ha confermato la Roma con i due me­diani, De Rossi al fianco di Pizarro, il risultato ha ancora dato ragione a chi è convinto che questo sia il mo­dulo migliore per questo gruppo: «Con Vincenzo siamo tornati a gio­care con il vecchio modulo. Conti­nuo a chiamarlo Vincenzo perché l’ho sempre chiamato così e non ce la faccio a chiamarlo mister. Vin­cenzo ha portato una ventata di fre­schezza, siamo tornati a giocare su buoni livelli, lo abbiamo dimostra­toanche a Firenze, abbiamo anco­ra la possibilità di centrare l’obiet­tivo della qualificazione in Cham­pions League. Sono felice per Totti, ha centrato un altro grande tra­guardo, del resto era soltanto que­stione di tempo, le sue qualità tec­niche nessuno le può mettere in di­scussione. Contro la Fiorentina ab­biamo giocato bene soprattutto nel secondo tempo peccato che non si sia riusciti di conquistare i tre pun­ti, ma ci sono ancora otto partite, c’è il margine per continuare a cre­derci, del resto qui a Firenze non è facile vincere per nessuno» .

NAZIONALE – Inevita­bile, con De Rossi, parlare anche di Na­zionale, soprattutto nel giorno in cui, do­po tanto tempo, il suo nome non è com­parso nella lista dei convocati del com­missario tecnico. Il centrocampista ha voluto precisare qualcosa a proposito delle dichiarazioni rilasciate dopo il derby (« Se non sarò convocato, vorrà di­re che lo prendere come un riposo pre­mio »), parole che, pare, non aveva­no fatto felici né Prandelli, né Abe­te: «Quelle mie dichiarazioni era­no state fatte soprattutto per sdrammatizzare. Ci sono i video che lo documentano. Se la sospen­sione, come spero, dovesse durare soltanto una giornata, tornerò ben volentieri in Nazionale. Solo sui giornali ho letto della delusione di Prandelli, non è che lui deve chia­marmi, c’è un codice etico che ho infranto con questo gesto orribile come lo avete definito tutti quanti. Alla Nazionale non posso che fare il mio in bocca al lupo per i prossi­miimpegni» .

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