De Rossi e Perrotta, 3 giornate

De Rossi e Perrotta, 3 giornate

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IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) – Tre, si dice sempre, è il numero perfetto. Per questioni religiose, matematiche, geometriche, filosofiche, per quello, questo e quest’altro motivo. Bene, ma vallo a dire a Daniele De Rossi che tre è il numero perfetto. Tre giornate in competizioni Uefa per la gomitata a Srna dello Shakhtar, tre ieri per la sbracciata a Bentivoglio del Bari, tre giornate alla fine del campionato, tre giornate in tribuna, tre giornate di noia. Di perfetto in questo tre, per De Rossi c’è davvero poco. Tre è il numero dei guai, piuttosto. E non finisce qui. Tre giornate se l’è prese anche Simone Perrotta. Una squalifica alla Ibrahimovic, con manata e sceneggiata dell’avversario, in questo caso Andrea Masiello, nel caso di Ibra, di Marco Rossi. Tre giornate allo svedese, tre al centrocampista e trequartista della Roma. Riecco quel tre, buono per tutti. Basta. «Le squalifiche ce le abbiamo avute tutti, la partita non si incattivirà», dice Galliani pensando al prossimo Roma-Milan. «Abbiamo bisogno di un punto e basta».
Tornando alla Roma: campionato finito per De Rossi e Perrotta. Dipenderà dal ricorso, d’urgenza per Perrotta, con procedura normale per De Rossi. Non sarebbe stato corretto battersi per le tre giornate di uno e non dell’altro. Tra l’altro De Rossi voleva che la società facesse ricorso anche per la questione Srna. Vuole essere tutelato. Giustamente. Ma la sensazione è che abbia più chances di vedersi ridurre la squalifica Perrotta rispetto al compagno: l’avvocato Conte leggerà la motivazione, che non è tra le più invitanti, e sabato discuterà il ricorso. Nella stessa partita è stato espulso anche Kamil Glik, autore del fallo da rigore su Marco Borriello. Ammonito, era diffidato, ha anche insultato arbitro e ufficiali di gara, reiterando: tre turni. Sommando i cartellini ricevuti in carriera, De Rossi ha già toccato quota 10 rossi e 88 gialli, per un totale di 19 giornate di squalifica (che diventeranno 22 se saranno confermate anche le tre attuali) in 249 presenze in serie A. A Trigoria ieri uno striscione: «Danielì, Roma te ama sempre e comunque». Indicativo.
Vediamola così: De Rossi avrà tutto il tempo per gestire il suo futuro, visto che – ritorno di Coppa Italia a parte – non dovrà più giocare. Già si comincia a dire da più parti: De Rossi vuole andare via. Non è così. De Rossi vuole restare, tende a restare. Così come la nuova proprietà vuole che resti o tende a trattenerlo. In mezzo però c’è un qualcosa di importante: il contratto. Il rinnovo di un calciatore del suo livello è sempre complicato, specialmente quando si arriva così prossimi alla scadenza (vedi Mexes, ultimo caso di una lunga serie). Sarà una questione di soldi, dunque. Ma non solo. I sentimenti di De Rossi verso Roma, la Roma e i tifosi della Roma sono rimasti intatti, ma è evidente come in questo periodo Daniele non si senta più amato al cento per cento, l’ha detto e quelle parole non sono cadute nel vuoto.
De Rossi ha già incontrato casualmente il nuovo (prossimo) ds della Roma, Walter Sabatini. Incontro cordiale e amichevole, visto che il nuovo dirigente è amico della famiglia De Rossi. Ma ora aspetta di parlare con DiBenedetto e soci, in quel caso sapremo di più. L’ingaggio di Totti resterà il top della rosa, De Rossi si avvicinerà, non lo eguaglierà, né a maggior ragione lo supererà. Nel frattempo il Real attende sviluppi. De Rossi lo sa, e anche la Roma. Abete dixit: «È un periodo difficile per Daniele, deve recuperare serenità. Come ho già detto, rimane un grande patrimonio del calcio italiano». Speriamo.
Squalificato per tre giornate anche Di Michele del Bari (prova televisiva), per una Alvarez e Ledesma (Catania), Della Rocca (Bologna), Ledesma (Lazio), Cossu (Cagliari), Mariga (Inter), Mudingayi e Mutarelli (Bologna).
Menez dissenteria, Loria febbre, Riise in permesso per il funerale della nonna norvegese, Pizarro lavoro a parte: ecco il bollettino di Trigoria in vista di Roma-Milan, sabato 7 maggio, stadio Olimpico, ore 20.45. Brighi dovrebbe sostituire De Rossi, Simplicio è in lizza per prendere il posto di Perrotta, anche se Montella potrebbe spostare Menez in mezzo con l’inserimento di Taddei esterno di destra.

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