Pubblichiamo le dichiarazioni del centrocampista giallorosso Daniele De Rossi rilasciate ai microfoni Rai alla fine del match:
“Era la partita più difficile del nostro girone, contro una Nazionale fenomenale. Speravo in una mia buona prestazione, poi questa dipende da tanti fattori, tra i quali cosa fa chi gioca con te. I miei compagni di reparto sono stati strepitosi”.
“In amichevole prima di arrivare qua c’è stato qualche problema e il frastuono che si è creato non ha aiutato. Con una partita come quella contro la Russia uno si aspettava una catastrofe e invece così non è stato”.
“Il Presidente Napolitano ci ha fatto i complimenti, era divertito. E’stata una partita piacevole. Quando siamo entrati negli spogliatoi abbiamo scherzato sulle formazioni: non c’era il nome dell’attaccante della Spagna e questo ci ha preoccupato. Ho pensato subito che la Spagna avrebbe giocato ancora di più sul possesso palla, come il Barcellona. Un centravanti ti dà un punto di riferimento. Solitamente preferisco giocare contro un centravanti di ruolo, perché senza non hai molti punti di riferimento. Nonostante questo, ammetto che ho giocato meglio nel primo tempo. Contro Torres ho fatto un po’ fatica, lui è un attaccante forte fisicamente e intelligente. Ho fatto quello che ha chiesto il mister, voleva qualcuno che unisse la fase difensiva a quella offensiva. Il segreto è avere vicino giocatori che sanno giocare bene a pallone comunque: avevo Pirlo, Marchisio.. “
“Balotelli non ha puntato deciso la porta, ma è stato bravissimo a recuperare palla. Forse pensava che il giocatore non gli stesse più dietro e si è un po’addormentato. Magari c’era anche un po’di stanchezza. Nel secondo tempo non riuscivamo più a uscire bene come nel primo, quando la Spagna ti aggrediscono così non si fa facile.”
Riguardo a Giaccherini dichiara: “Esordire in una gara così non è facile, rischi ti tremino le gambe, ma è stato grandioso. Lui è un lavoratore incredibile” Il centrocampista della Roma conclude dicendo: “Non ci adageremo su questo risultato ma proseguiremo su questa strada. Anche ai Mondiali abbiamo visto come squadre sulla carta inferiori come la Nuova Zelanda possano creare grandi difficoltà. Se non ne sei cosciente rischi di fare brutta figura perché squadre scarse non ce ne sono più”.
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