IL TEMPO (A. AUSTINI) – Niente vacanze, addio spiagge delle Maldive, solo tanto sudore, voglia, speranze e, inevitabile, un bel po’ di frustrazione. Sono giorni non semplici per Daniele De Rossi, il capitano della Roma che non riesce a giocare una partita da fine ottobre, quando lasciò il campo prima dell’intervallo a Napoli. Da allora tocca a Cristante far coppia con Nzonzi, senza neppure una pausa per rifiatare perché il biondo di Ostia deve combattere con un ginocchio usurato. Ha rinunciato al viaggio esotico con la famiglia per continuare a curarsi a Trigoria, dove in questi giorni, compreso ieri, lo segue esercizio dopo esercizio il fisioterapista di fiducia Damiano Stefanini. Fino ad ora De Rossi ha lavorato solo in palestra, niente corsa, niente campo né pallone. E questo già dice molto sulle condizioni di un ragazzo che per una ventina d’anni non si è mai risparmiato e ha messo a dura prova un fisico che sembrava irresistibile. Ma il conto con l’età e gli acciacchi si è presentato puntuale, la lesione alla cartilagine è un danno con cui non si può scherzare e l’intervento chirurgico di pulizia non è detto possa essere risolutivo. Per questo il centrocampista ha scelto un’altra via, ugualmente dura, ma non ha affatto perso la speranza. Anzi, è motivatissimo a rientrare quanto prima. La Roma lo aspetta, ha bisogno della sua leadership per riconquistare un posto nella Champions e provare a far strada in quella attuale. Non solo Di Francesco e i compagni, pure Monchi attende con ansia di capire i tempi effettivi di recupero di De Rossi. Per questo il diesse spagnolo ha messo in stand by il mercato, prendendosi qualche giorno di vacanza in Spagna: ieri ha «postato» una foto da Cadice.
La Roma prenderà un centrocampista, l’obiettivo resta immutato, ma per lanciare l’assalto definitivo vuole capire se e quanto potrà contare sul capitano. Anche in chiave futura, essendo in scadenza a giugno il suo contratto, con tutti i ragionamenti del caso da fare. De Rossi ha deciso di voler proseguire la sua strada nel calcio da allenatore, ma non aveva programmato di cambiare mestiere già alla fine di quest’anno. Adesso deve solo pensare a guarire, il resto verrà da sé. Nel frattempo Monchi ha scandagliato i possibili obiettivi per gennaio e giugno nel ruolo, focalizzandosi non a caso sul centrocampisti «difensivi», più bravi a rubar palla che a giocarla, con un passo diverso rispetto a quelli attualmente in rosa. Non c’è ancora un favorito, la lista è lunga e comprende una serie di mediani della Serie A. Ad esempio quel Bennacer indicato da Di Francesco come giocatore rivelazione del campionato nel sondaggio tra i tecnici pubblicato da Il Tempo, giudizio condiviso con Monchi ma oltre alla Roma tutte le big hanno chiesto informazioni all’Empoli. Risposta? Costa 20 milioni. Piace anche il suo compagno Traorè, mentre Donsah è un vecchio pallino giallorosso ma viene da un brutto infortunio e quest’anno deve ancora esordire a Bologna. Dove gioca Pulgar che fa parte del listone. All’estero occhio a Ozyakup del Besiktas. E ha una richiesta dalla Turchia Marcano: lo vuole il Galatasaray. Solo se partisse lo spagnolo la Roma prenderebbe un difensore a gennaio. Altrimenti tutto rinviato all’estate, quando nel mirino potrebbe finire l’atalantino Mancini, che ha lo stesso procuratore di Zaniolo.