De Rossi, il rinnovo è doppio

De Rossi, il rinnovo è doppio

SHARE

IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) – Un contratto che prevede il prolungamento del contratto. Qualcosa di simile. Non è un gioco dialettico, né un esercizio filosofico (o forse sì) ma anche una delle novità nella proposta fatta dalla Roma a Daniele De Rossi.  Un modo per dare altre garanzie al giocatore più romanista che ci sia. Una delle formulazioni creative di questo contratto diviso in tre: parte fissa, più le due variabili legate ai famosissimi bonus individuali e collettivi (presenze, gol e classifiche varie). Più o meno sui 5 milioni, 5 milioni e mezzo.
Il resto è trattativa. C’è chi tira da una parte, chi tira dall’altra, e questo è normale; meno normale che ci sia qualcuno che vuole spezzare la corda. Per ora non c’è troppo rischio. De Rossi vuole restare alla Roma e la Roma vuole tenere De Rossi, è bene ripeterlo ogni giorno, più passano i giorni. La società è talmente sicura del suo campione, e dell’uomo che c’è dietro al campione, che ha fatto passare il mercato senza cessione e senza rinnovo. E’ nella cronaca la fiducia. Che De Rossi abbia una forza contrattuale in più è relativo vista la lealtà del ragazzo e la sua volontà (De Rossi vuole restare alla Roma e la Roma vuole tenere De Rossi, bisognerebbe ripeterlo ogni tanto). Questo sarà anche il tempo per Daniele per confrontarsi anche più liberamente col mercato. Il City ufficialmente non s’è mai fatto vivo, c’è stato qualche emissario che s’è avvicinato all’entourage del giocatore e che ha mandato segnali alla Roma. La Roma non lo ha venduto. Non lo ha venduto nemmeno a quelle altri due-tre società che si sono avvicinate proponendole in cambio giocatori sicuramente di prima grandezza, top-player come si dice. Ma come fai a scambiare il meglio? Con che lo scambi? Che ci guadagni? A oggi non c’è ancora nessun appuntamento tra Sergio Berti, il procuratore e la persona molto legata a De Rossi e alla sua famiglia (buon consigliere di letture anche) e Walter Sabatini. Ma non c’è soprattutto perché De Rossi è in Nazionale e quindi se ne riparlerà dopo martedì, giorno della partita con la Slovenia a Firenze (stadio caro a Daniele quando veste la maglia azzurra).
Per certi versi Sabatini ha ottenuto quello che voleva all’inizio di questa trattativa: normalizzare il rinnovo, desacralizzarlo, svuotarlo di pericolosi significati simbolici e riportarlo nella sua dimensione naturale. Perché se fosse così De Rossi resta alla qui, come l’acqua che va al mare. Di Roma ovviamente.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.