De Rossi, l’architrave di Lucho

De Rossi, l’architrave di Lucho

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CORRIERE DELLO SPORT – A. GHIACCI – Portiere, difensore centrale, mediano, trequartista e attaccante. Sono i cinque ruoli che compongono l’asse di una squadra. Da sempre si è detto che se una società possiede un buon asse, le cose saranno tutte più semplici. Chiaro che poi qualsiasi club al mondo punta ad avere il maggior numero di giocatori forti in tutti i reparti e in più ruoli possibili; ma di base, cominciando a costruire un gruppo, si punta sempre alla linea centrale. Ebbene la Roma, la nuova Roma di Luis Enrique, l’asse ce l’ha.(…)

PRESENZE – Burdisso, De Rossi, Pjanic e Osvaldo: sono loro, lo dicono i numeri, gli unici quattro giallorossi ad aver giocato in tutte le sei partite di campionato disputate finora. E, se si guardano questi nomi, ci si accorge che più o meno si tratta proprio dell’ossature centrale. Perché Burdisso è il centrale, De Rossi il mediano, Pjanic il trequartista e Osvaldo l’attaccante. Non tutti sempre titolari però: Burdisso è rimasto fuori inizialmente a Parma e nel derby, gli altri sono stati sostituiti a gara in corso. L’unico sempre presente è De Rossi: perché è stato protagonista di un avvio di stagione impressionante, perché nel suo ruolo è uno dei migliori al mondo e perché l’alternativa più valida lì in mezzo, vale a dire Gago (l’unico che ha le caratteristiche che Luis Enrique vuole per quel ruolo), è stato fermo a lungo prima di ritrovare condizione e maglia da titolare. (…)
CERTEZZA – Tra i quattro sempre presenti in campionato la certezza è rappresentata da Miralem Pjanic. Dal suo arrivo il giovane bosniaco ha preso posto in mezzo al campo e non lo ha più lasciato; intermedio sinistro inizialmente, trequartista vero e proprio quando c’è stato da sostituire Totti nell’ultima parte della gara con l’Atalante e nel derby. Che Pjanic si sia calato alla grande nella Roma lo ha confermato anche Walter Sabatini: «E’ entrato con tranquillità ed autorevolezza negli schemi – ha detto il ds giallorosso in un’intervista al “RomaNews.eu” – è arrivato e non è mai uscito dal campo. Lo preferisco nel ruolo di intermedio, ma è bravo anche in altri settori, in particolare sulla trequarti. (…)» .
ESTREMI – Burdisso e Osvaldo, difensore e attaccante. Anche su loro due Luis Enrique ha puntato in maniera forte da subito. L’argentino ha giocato le prima tre partite da titolare. Poi, dopo essere rimasto in panchina nel primo tempo di Parma, si è ripreso il posto. La difesa che ha giocato la ripresa al Tardini aveva convinto, è stata confermata anche con l’Atalanta; e nelle due partite sono arrivati i due successi della Roma. (…). E Osvaldo? Ha saltato soltanto un quarto d’ora, i dieci minuti finali con il Cagliari alla prima uscita e i cinque, sempre alla fine, con l’Atalanta.
APPARIZIONI – All’altro capo della graduatoria delle presenze ci sono tre giocatori che hanno fatto soltanto un’apparizione: Taddei, Cicinho e Cassetti. I tre esterni non hanno ancora avuto l’opportunità di incidere per diversi motivi. Da qui al prossimo mercato di gennaio saranno fatte delle valutazioni, sia da parte loro che da parte della società. (…)

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