CORRIERE DELLO SPORT – A. GHIACCI – Più si avanti e più la ragione, almeno quella tattica, sembra andare dalla parte di Zeman. Pjanic si trova a meraviglia nelle vesti di regista: da tre settimane, dopo averlo fatto bene anche nella nazionale bosniaca, svolge alla grande gli stessi compiti nella Roma. «E’ un giocatore di costruzione» aveva sottolineato più volte l’allenatore di Praga durante i sette mesi della sua seconda volta a Trigoria. Proprio questa convinzione era stata una delle cause che avevano lanciato i dilemmi su De Rossi: possibile che un centrocampista come il vicecapitano giallorosso incontri problemi a giocare da solo in mezzo al campo? La tattica, che portò De Rossi a riderci su («pare che ormai senza Pjanic non posso giocare…») era solo una delle cause: quella principale era (è) legata alle condizioni fisiche non ottimali, a una forma che stenta ad essere raggiunta. Qualche settimana dopo l’esonero di Zeman alla Roma si respira tutta un’altra aria. (…)
De Rossi mediano: gestisce Pjanic
TEMPI – Eppure Andreazzoli, tecnico scelto dalla dirigenza di Trigoria per la sostituzione di Zeman (e indirizzato in diverse scelte dal direttore sportivo Walter Sabatini), è ripartito da un punto molto simile a quello del boemo: Pjanic è al centro del disegno tattico, dirige le operazioni e detta i tempi della Roma; De Rossi gli gioca a fianco, fa il mediano, gioca da incontrista di sostanza ed è tornato ai compiti che svolgeva ai tempi in cui alla Roma c’era Pizarro (gli anni di Spalletti, di cui Andreazzoli era collaboratore), o al modello della Nazionale quando opera in coppia con Pirlo. Pjanic, da parte sua, si gode la nuova veste. Ora, dopo diversi alti e bassi, è il fulcro. Tatticamente, insomma, Zeman ci aveva preso. Pjanic spiega: «La mia nuova posizione in campo? Certo che mi piace, ci ho già giocato ma molto dipende da come impostiamo le partite. Posso giocare anche più alto o sull’sulla fascia (Zeman lo ha schierato, diverse volte e con successo, anche esterno offensivo del 4-3-3, ndr). Ma queste sono decisioni del tecnico. Io posso dire che ora mi sento molto bene fisicamente». (…)