IL TEMPO (A. AUSTINI) – Impossibile sbilanciarsi su quello che accadrà domani, figuriamoci sul futuro. Daniele De Rossi fa un passo alla volta e gli ultimi sono stati tutti in avanti: ieri, per la prima volta da 3 mesi a questa parte (si è infortunato a Napoli a il 28 ottobre), il capitano si è allenato insieme ai compagni, partecipando ai test atletici Mapei, svolti per la terza volta in stagione dai giallorossi. Una seduta particolare, quindi, che non poteva dare risposte complete sulla tenuta del ginocchio «malandato», ma ora clinicamente guarito secondo gli esami svolti dal centrocampista. Stamattina una nuova risposta, se De Rossi sarà ancora in gruppo nell’allenamento col pallone sarebbe un altro metro in più percorso verso il traguardo, che resta però lontano. Non è affatto sicura una sua convocazione per domenica a Bergamo, anzi, le previsioni tendono a un leggero pessimismo perché essendoci la cartilagine di mezzo è sconsigliata qualsiasi accelerazione. Con l’Atalanta non giocherà, questo si può dire con discreta sicurezza, ma se la settimana dovesse filare liscia De Rossi vedrebbe comunque vicina la luce. Il resto è un libro vuoto da scrivere.
Quando potrà giocare titolare? Come reagirà il ginocchio? Potrà proseguire la carriera da calciatore? E il rinnovo? Domande da tenere per forza di cose in sospeso, con una base forte: il rapporto tra la Roma e De Rossi è talmente solido che verrà presa una decisione comune per il bene di tutti. Intanto Di Francesco deve badare a un presente pieno di impegni, nel giro di otto giorni i giallorossi si giocano due scontri diretti con Atalanta e Milan per il quarto posto e la gara secca di Coppa Italia in casa della Fiorentina. Inevitabile dosare le forze dei suoi, il turnover è di nuovo un’arma da sfruttare a centrocampo. Nzonzi è tornato a disposizione, il trio azzurro Cristante-Pellegrini-Zaniolo è in palla, per questo è possibile che a Bergamo giochino tutti e quattro, con lo spostamento di Zaniolo «alto» a destra al posto dell’infortunato Under. Ieri il turco ha svolto altri esami che hanno confermato la lesione al retto femorale e uno stop almeno fino al Milan: l’obiettivo è la convocazione per il Chievo l’8 febbraio, a quattro giorni dall’andata degli ottavi di Champions con il Porto. Stessi tempi all’incirca per il recupero di Perotti e Juan Jesus. Ma oltre all’infermeria Di Francesco deve iniziare a fare i conti con le possibili squalifiche. Cristante è entrato ieri in diffida e si è unito a Nzonzi, Lorenzo Pellegrini e Fazio. Tre centrocampisti, quindi, rischiano di saltare la sfida con il Milan, oltre al difensore in questo momento fondamentale. Ma basandoci sulle scelte del passato, il tecnico abruzzese difficilmente risparmierà qualcuno pensando alle ammonizioni. O meglio, potrebbe farlo nel corso della gara ma non lo utilizzerà come parametro per la formazione iniziale. Scalpita anche Schick, che una tra Bergamo e Firenze la giocherà dal 1′, Florenzi è pronto a riprendersi il posto a destra in difesa, Pastore reclama spazio.